L'ultima tappa calabrese è piuttosto lunga ma tutta in discesa; dopo una prima parte su asfalto, facciamo un bellissimo sentiero in cresta, con splendida vista sullo Stretto di Messina, fino a concludere in bellezza sul magnifico lungomare di Reggio Calabria. Arrivederci terraferma!
Nella prima metà, ci sono diversi tratti su strade asfaltate; prestare attenzione alle macchine.
Lasciamo il centro di Gambarie sulla strada provinciale, superando l'ingresso del parco Basilicò. Fatti alcuni km sempre su asfalto, all'ombra degli alberi, passiamo su una strada secondaria e attacchiamo la lunga discesa (1.300 m D- ca.) verso Reggio Calabria; la pendenza è moderata. La strada diventa una forestale, in parte asfaltata, in parte sterrata; i panorami si fanno più ampi. Tornati su una sterrata, ce ne stacchiamo poco dopo per un tratto su largo sentiero che, a larghi tornanti, ci porta sulla strada asfaltata sottostante, che prendiamo a destra, in leggera salita. Giungiamo così ad un gruppo di case, tra cui un bar; di fronte, un balconcino pubblico con panchina offre una bella vista sul mare e ci invita a fare pausa.
Ripresa la strada, ci stacchiamo poco dall'asfalto per prendere la stradina sulla sinistra; poco dopo svoltiamo nuovamente a sinistra, sempre su asfalto, e camminiamo per un paio di km in cresta, con bellissimo panorama aperto tanto sulla costa, quanto sul vallone a sud, molto suggestivo, con i calanchi e alcuni abitati abbandonati.
Proseguendo, passiamo su sentiero e veniamo alla parte più bella della tappa. Si cammina per diversi km sempre in cresta, con alcuni scorci memorabili (facciamo attenzione a non perdere di vista i segnavia, alcune svolte possono confondere) fino a raggiungere un vecchio fortino; da lì, svoltiamo a sinistra e affrontiamo l'ultimo tratto di discesa, sempre su sentiero, per poi sbucare tra le prime case di Reggio, su una strada asfaltata che prendiamo in discesa, verso destra.
In breve raggiungiamo una rotonda e prendiamo a destra Viale Libertà, molto trafficato, che seguiamo fino a raggiungere il mare; svoltiamo a sinistra sul celebre lungomare e ci godiamo la bella passeggiata, approfittando magari dell'ottimo gelato di Cesare.
Reggio Calabria, situata sullo stretto di Messina, è la città più antica della regione. Era infatti una ricca e importante polis della Magna Grecia. La storia moderna della città è stata segnata da tremendi terremoti che ne hanno rimodellato il profilo urbano; l'ultimo fu quello del 28 dicembre del 1908, quando gran parte del centro abitato fu distrutto.
L'area di Reggio Calabria è segnata dal dialetto greco-calabro, chiamato anche grecanico.
Si tratta di un dialetto derivato della lingua greca (come il griko salentino); fu parlato in questa zona fino al XV-XVI secolo, quando venne sostituito dal dialetto romanzo, per poi subire una quasi definitiva scomparsa durante il periodo fascista - si conservò solo nelle isolate zone dell'Aspromonte. I pochi rimasti a parlarlo furono oggetto di studio del filologo tedesco Gerhard Rohlfs che, negli anni '70, ha di fatto salvato l'antica lingua, non troppo dissimile dal greco moderno.
Il grecanico rappresenta oggi un'importante minoranza linguistica inserita nel Red Book dell'UNESCO come a rischio di estinzione. Numerose associazioni culturali che lavorano per preservare questo patrimonio, anche attraverso giornali in lingua.
L'Arena dello Stretto, conosciuta anche come “Teatro Anassilaos”, è un anfiteatro moderno costruito imitando gli antichi teatri greci.
Oltre a numerosi spettacoli, dai gradoni della platea si può godere il meraviglioso panorama dello stretto. Eretto nel luogo in cui sorgeva il molo di Porto Salvo, distrutto dal terremoto del 1908, è stato costruito nel 1932 ed è arricchito da un'enorme statua raffigurante Atena combattente, realizzata dallo scultore palermitano Camillo Autore nel 1900. La statua fino al 2001 guardava il mare a protezione delle coste cittadine, per poi essere girata verso la città a protezione dei pericoli interni.
Tra le tante attrazioni cittadine, imperdibili sono i Bronzi di Riace.
Situati nel Museo Archeologico Nazionale della Calabria, le due statue bronzee sono uno dei simboli cittadini e il più straordinario esempio dell'arte della Grecia classica, grazie allo straordinario stato di conservazione.
Le statue, che raffigurano un oplita e un re guerriero, sono state casualmente ritrovate nel 1972 nei pressi di Riace Marina da un appassionato sub. Si ritiene che fossero finiti in mare a seguito di una burrasca nel V secolo a. C.
Per maggiori info su orari e biglietti del Museo, si veda il seguente LINK.
Sul lungomare di Reggio Calabria, all'interno di un grosso chiosco verde posto sotto un enorme magnolia centenaria, c'è la gelateria Cesare.
Da cent'anni qui si produce il gelato artigianale con le eccellenze del territorio. Un bel modo per godersi il tramonto sul bellissimo lungomare.
B&B Centrale, a Reggio Calabria. Tel. 0965 814515
A Reggio Calabria sono presenti numerose strutture ricettive.
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Reggio Calabria.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!