Tappa di media lunghezza e con un dislivello importante, priva tuttavia di difficoltà tecniche.
Dal Marinelli ci godiamo un'ottima cucina e una vista incredibile che abbraccia il Monte Coglians e tutte le Giulie (Jof di Montasio, Creta di Aip, Canin...).
Il tratto compreso tra Timau e il Rifugio Marinelli rappresenta una variante al Sentiero Italia (che procede in quota, dalla Casera Pramosio, attraversando il Passo di Monte Croce Carnico), scelta per passare dal borgo di Timau.
I primi chilometri sono sulla strada asfaltata, la statale carnica (il sentiero che percorre il versante sud del torrente But NON è percorribile).
Un tratto di sentiero è interessato da alberi caduti post Vaia; il percorso è agibile, ma sono necessari degli aggiramenti, non sempre subito intuibili. Bene tenere d'occhio la traccia GPS.
Punti d'acqua assenti fino al Rifugio Marinelli.
Lasciamo Timau sulla strada statale che sale verso Passo di Monte Croce Carnico. Giunti presso località Laghetti, prendiamo la strada romana Iulia Augusta che sale (200 m D+ circa) tagliando nel bosco, fino a una grossa roccia recante un’antica iscrizione romana; giungiamo sulla strada, in prossimità di una ex casa cantoniera.
Prendiamo la strada verso sinistra, in discesa; poco dopo ritroviamo sulla destra una strada forestale ben tenuta e attacchiamo la salita (1.000 m D+ circa) verso il Rifugio Marinelli. Dopo poche centinaia di metri, prendiamo il sentiero a salire che taglia diversi tornanti; la traccia è buona nonostante i tanti alberi caduti, solo non sempre chiarissima.
Ritroviamo la strada forestale, che scorre facilmente e con pendenza regolare. Giunti al Lago di Plotta (2.100 m), la strada diventa un comodo sentiero e con un'ultima (facile) salitina giungiamo al Rifugio Marinelli, proprio sotto le pareti vertiginose del Monte Coglians (2.780 m), la cima più alta del Friuli Venezia-Giulia.
Dal piazzale antistante ammiriamo tutte le Alpi Giulie, dal Canin al Jof di Montasio alla bellissima Creta di Aip. Notevole la vista anche a ovest della Forcella Morareet, sul gruppo del Cimon.
Chi volesse recuperare terreno sulla (lunga) tappa successiva può portarsi fino al Lago di Volaia.
I tetti coperti da tegole rotonde ricordano l’architettura della vicina Austria.
La zona di Timau è nota soprattutto per le cave di marmo grigio, chiamato anche “marmo carnico” o “grigio carnico”.
Tutto il territorio si è sviluppato, fin da epoche antiche, grazie all’estrazione di rocce e minerali.
Il Rifugio Marinelli (da non confondere col Marinelli-Bombardieri, in Lombardia, di fronte al Bernina) è dedicato a Giovanni e Olinto Marinelli (padre e figlio), due rinomati geografi e appassionati alpinisti che hanno esplorato a lungo la Carnia. Giovanni Marinelli in particolare fu un esperto geologo, mentre il figlio Olinto si distinse per un approccio alla geografia più vicino all’esperienza diretta che ad una visione storico-letteraria.
A metà agosto di ogni anno si svolge in quest’area la corsa di montagna “Staffetta 3 Rifugi”. La gara parte da Collina (una frazione di Forni Avoltri) e il Rifugio Marinelli è uno dei punti di passaggio del testimone fra i corridori.
L’abisso Marinelli sul Monte Coglians, scoperto da Giovanni Marinelli nel 1898, è profondo ben 141 metri ed è costituito da un’unica cavità intervallata da diversi ripiani. Varie sono le grotte che è possibile visitare nell’area ma è necessario affidarsi a una guida speleologica esperta per esplorare la zona.\
La cucina del Rifugio Marinelli riesce a combinare piatti tradizionali con un gusto moderno. Il pasticcio di asparagi, salsiccia e gorgonzola è una vera delizia, così come la zuppa di cereali, legumi, pancetta e formaggio salato.
I cjarsons sono una tipica ricetta carnica, tradizionalmente cucinati nelle grandi occasioni (per esempio ai matrimoni).
Simili ai ravioli ripieni, sono caratterizzati dal contrasto tra il sapore dolce e salato: il ripieno è infatti realizzato con pangrattato, uvetta sultanina, cacao e erbe spontanee. Vengono lessati e conditi con burro, cannella e ricotta affumicata.
La dolcezza dell’uvetta mista all’ottimo burro di montagna rende il piatto speciale, una vera e proprio delizia.
Rifugio Marinelli, presso la Forcella Morareet. Tel. 320 384 2728
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla cittadina di Gemona con cambio a Tolmezzo.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!