Con una tappa facile, molto breve e di poco dislivello (di riposo) ci portiamo momentaneamente in Lazio, camminando per bellissime faggete.
La tratta rappresenta una variante al Sentiero Italia (che da Rivisondoli piega verso sud-est, in direzione di Pescolanciano, per poi dirigersi a sud-ovest verso Isernia), scelta per attraversare i meravigliosi borghi abruzzesi e il gruppo montuoso delle Mainarde.
Unico punto acqua presso la Baita Alpina Padre Terzi (Fonte della Difesa).
Usciamo da Pescasseroli percorrendo la strada asfaltata in piano verso sud; quindi, al bivio prendiamo la carrareccia sulla destra, verso il Rifugio della Difesa. Inizia così la lenta salita al Rifugio Duca d'Aosta (200 m D+ circa). Procediamo comodamente fino a raggiungere la grande Fonte della Difesa e poco dopo la baita alpina Padre Terzi. Entrati nel bosco, continuiamo in saliscendi fino a incontrare un bivio; teniamo la sinistra, quindi attraversiamo la grande piana di Campo Rotondo.
Al termine della piana affrontiamo una breve rampa, dopo la quale viriamo verso sud-est aggirando il monte Serra Traversa lungo le sue pendici settentrionali. In breve arriviamo al Rifugio Duca d'Aosta.
Siamo nel cuore dei Monti Marsicani, nome che deriva dall'antico popolo dei Marsi che abitava l'area tra Abruzzo e Lazio, da qui fino alla piana del Fucino.
Nel I millennio a.C. i Marsi erano stanziati proprio intorno a quello che era il Lago del Fucino; in seguito i Romani, grazie ad una geniale opera d'ingegneria idraulica, svuotarono il lago per sfruttare il suo fertile terreno.
Quando si cammina tra queste montagne bisogna tenere gli occhi bene aperti per controllare dove si mettono i piedi: ci si può imbattere nelle orme dell'orso marsicano.
Nel parco vivono una cinquantina di orsi che vanno via via espandendosi, arrivando fino ai Monti della Laga. Nel 2020, a causa del lockdown per la pandemia di Covid, molti orsi si sono avvicinati ai paesi: l'orsa Amarena, con i suoi cuccioli, è diventata una vera e propria star.
L'orso è il simbolo del Parco Nazionale. Il grande predatore è tuttora in pericolo d'estinzione e sono ancora troppi gli episodi di bracconaggio; ma la principale causa di mortalità è rappresentata dagli incidenti con autoveicoli e treni. Per questo motivo, lungo le strade è spesso presente un cartello arancione con la sagoma dell’orso, che invita gli autisti alla prudenza. Oggi questo cartello è diventato il simbolo dell'associazione Salviamo l'orso.
Le tacconelle, o sagne a pèzze, sono un tipico formato di pasta fresca abruzzese; simili ai maltagliati, possono avere la forma a rombo o quadrata.
Si tratta di un piatto della tradizione contadina che si è soliti mangiare con il sugo di pomodoro fresco e basilico.
Rifugio Duca d'Aosta, 3 km a sud di Forca d'Acero (rifugio autogestito, occorre chiedere le chiavi alla sezione CAI di San Donato Val di Comino). Tel. 340 890 0435
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus partendo dalla cittadina di Avezzano.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!