Questa tappa è stata documentata grazie al contributo di Lorenzo Andreotti.
Tappa lunga ma priva di difficoltà, con un’unica salita impegnativa dopo un lungo tratto su strada.
La parte più entusiasmante è sicuramente l’attraversamento delle vecchie trincee sul Monte Pravello, con bella vista sul Lago di Lugano.
La tratta dalla Bocchetta di Molina a Torno è una variante al Sentiero Italia (che rimane sulla dorsale lariana fino a Como), preferita per visitare il delizioso borgo di Torno.
Le gallerie della Linea Cadorna sul Monte Pravello sono molto buie: bene essere muniti di un frontalino (o alla peggio della torcia del cellulare).
MTB: la discesa dal Monte Pravello è un po’ complicata, ma fattibile se si ha esperienza.
Punti acqua assenti da Viggiù fino a Porto Ceresio.
Lasciamo Bizzarone su sentiero in saliscendi, percorrendo dapprima una vecchia ferrovia in disuso, poi sul Sentiero Confinale (la Svizzera è sempre a poche centinaia di metri). Il sentiero è quasi tutto nel bosco e, a tratti, coperto di vegetazione (anche spinosa): la traccia non è sempre facile da trovare. Molto bella la Chiesa di Santa Maria di Campagna, appena fuori Cantello; da lì, percorriamo un lungo rettilineo su strada.
Dal paese di Baraggia, proseguiamo per un lungo tratto su strada, un po’ trafficata. Saliti alcuni tornanti, siamo a Viggiù: merita una visita la bella chiesa parrocchiale, con una piazzetta panoramica.
Ripartiamo quindi lasciando l’abitato e cominciamo la salita (500 m D+ circa). La prima parte è ben ripida e su traccia non sempre intuibile, fortunatamente tutta in ombra. Raggiungendo il Monte Orsa (998 m) passiamo per i vecchi tunnel militari, quindi attraversiamo delle lunghe trincee, con scorci spettacolari sul Lago di Lugano e sul Monte San Salvatore. Infine siamo in cima a Monte Pravello (1.015 m), dove troviamo il cippo confinale.
La discesa è lunga (750 m D- circa) e il fondo è spesso sconnesso e coperto di foglie secche, su cui è facile scivolare. Infine, siamo sul lungolago di Porto Ceresio. Dopo un bagno rinfrescante nel Lago di Lugano, possiamo concederci un gelato nell’ottima gelateria artigianale 281, dalle Marche con furore.
Le colline intorno a Porto Ceresio sono ricoperte di ciliegi e in primavera si coprono di nuvole bianche. Si ritiene pertanto che il nome della cittadina derivi dal latina cerasa, cioè “ciliegia”.
Sul Lago di Lugano si affaccia la bella Valsorda, dove Antonio Fogazzaro ambientò il suo libro “Piccolo mondo antico”. La valle fu cara a diversi artisti e scrittori, tra cui Hermann Hesse.
Il massiccio del Monte Orsa-Pravello (oltre ad avere una vista magnifica) costituisce la parte italiana del sito UNESCO del Monte San Giorgio, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'umanità nell'anno 2010, in considerazione dei giacimenti fossiliferi, unici al mondo, presenti nell'area.
Al suo interno è possibile percorrere il Sentiero geo-paleontologico, che parte dall'idilliaco borgo di Meride, dove è consigliata una visita al Museo dei Fossili (per maggiori info, orari e biglietti, si veda il seguente LINK).
Nella zona alpina compresa tra il Lago di Como e la Svizzera italiana sono presenti numerosi crotti (dal latino cripta, cosa chiusa), anfratti naturali tra i resti di remotissime frane sui versanti della vallata.
All’interno dei crotti, dagli spiragli tra i massi, soffiano correnti d’aria (sorèl) alla temperatura costante di circa 8°, quindi tiepide in inverno e fresche in estate. Questo rende i Crotti ambienti ideali per la conservazione e la maturazione di vini e salumi.
Intorno a queste cavità naturali gli abitanti della valle hanno via via edificato costruzioni con salette e camini, spesso trasformate in taverne nelle quali è possibile ancora oggi degustare gli ottimi prodotti locali.
I crotti sono legati a feste e sagre della tradizione popolare.
Hotel Il Canneto, a Porto Ceresio. Tel. 0332 917633
A Porto Ceresio si trovano numerose strutture ricettive e affittacamere.
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Como.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!