Tappa piacevole, di breve lunghezza e dislivelli relativamente contenuti, con la sola difficoltà della discesa dal Col Fenêtre.
La notizia del giorno è senz’altro l’ingresso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso: il più antico d’Italia.
Il primo tratto della discesa dal Col Fenetre, molto ripido e franoso, è attrezzato con una corda.
Unico punto d’acqua a Bruil (Rhemes Notre Dame).
Prendiamo l’Alta Via 2, attaccando subito la salita (500 m D+ circa) fino al Col Fenêtre. Il sentiero è ben messo, mai esposto; solo l’ultimo tratto di salita è appena più ripido e impegnativo. Il Col Fenêtre (2.840 m), una stretta finestra tra le pareti rocciose, apre la vista, verso est, sulla Cima d’Entrelor (3.425 m), con il Gran Paradiso (4.061 m).
Ripreso fiato, attacchiamo la lunga discesa (1.100 m D- circa). Il primo tratto è forse il più ripido della Valle d’Aosta e il fondo sconnesso lo rende ancora più difficile; poi, dopo i primi 500 m di dislivello negativo, percorriamo il Vallone de Torrent e il sentiero migliora, pur rimanendo tendenzialmente ripido. Arriviamo così nel fondovalle della Val di Rhêmes ed entriamo a Bruil, frazione di Rhêmes-Notre-Dame.
Dopo un breve tratto su strada, attraversiamo il Torrente Rhême, continuiamo sull’AV2 e cominciamo la seconda e ultima salita (400 m D+ circa) del giorno, su buon sentiero nel bosco. Con una piccola deviazione, riusciamo ad ammirare dal basso le Cascate di Entrelor. Tornati sui nostri passi, entriamo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e, con un'ultima salita (decisa, ma priva di strappi), guadagniamo il Pianoro delle Marmotte, che ospita l’omonimo rifugio gestito dai volontari dell’Operazione Mato Grosso.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso si estende dalla Valle d’Aosta al Piemonte intorno al massiccio del Gran Paradiso; è il parco nazionale più antico in Italia.
Nacque da una riserva di caccia della casa reale dei Savoia, istituita nel 1856, al fine di salvaguardare gli stambecchi in via di estinzione: il solo sovrano aveva infatti il diritto di cacciarvi.
Infine, nel 1919 Vittorio Emanuele III decise di cedere allo Stato la riserva, che divenne parco nel 1922.
Lungo la mulattiera reale sorge la casa di caccia voluta dal Re Vittorio Emanuele II, oggi punto d’appoggio dei guardiaparco.
Al Rifugio delle Marmotte la cucina (così come l’accoglienza) è squisita, oltre che sana: vivamente consigliati sono il risotto alle ortiche e la ratatuia (contorno tipico a base di verdure).
Rifugio delle Marmotte, nel Vallone Entrelor. Tel. 389 348 8785
Punto di partenza NON raggiungibile in macchina.
La località raggiungibile in macchina più vicina è Usellières.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Valgrisenche, partendo dalla città di Aosta con cambio a Villeneuve.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!