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Tappa

260

Contursi Terme > Sicignano degli Alburni

Lunghezza
19.2
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
698
m
-
324
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Una tappa di media lunghezza e poco dislivello (fatta eccezione per la salita finale), molto scorrevole anche se prevalentemente su asfalto. Giungiamo nel bellissimo borgo di Sicignano degli Alburni, alle pendici delle falesie dei MontiAlburni.

Note particolari

Buona parte della tappa è su asfalto; alcuni tratti (non molti) sono su strade un po' trafficate, lungo le quali occorre prestare attenzione.

La segnaletica è quasi assente nella seconda metà; monitorare la traccia GPS.

Bellezza
periodo
Tutto l'anno
PERCORRIBILITà
INTERESSE
Culturale
RAGGIUNGIBILITà
Culturale
PERCORSO

Usciti dal (bel) centro di Contursi Terme, prendiamo una strada (assai poco trafficata) tra le campagne, che va molto lentamente perdendo quota (100 m D- ca.) fino a superare un piccolo guado; poco dopo, giunti nei pressi del fiume Tanagro, lo costeggiamo passando su strada sterrata, con qualche leggero saliscendi quasi sempre nel bosco. Quindi ritorniamo su asfalto, passiamo sotto l'autostrada (subito dopo incrociamo una fontana) e la costeggiamo per circa 1 km, fino a separarcene e poco dopo dopo immetterci in una strada provinciale, leggermente trafficata; superato un ponte sul Tanagro, continuiamo sulla provinciale prendendo leggermente quota (150 m D+ ca.).

Dopo circa 3,5 km, prendiamo una stradina sulla sinistra e giungiamo alle pendici del versante nord-orientale degli Alburni, per poi costeggiarle in piano. Poco dopo aver superato una fontanella con un paio di tavoli, prendiamo una stradina sulla destra e attacchiamo la salita finale (300 m D+ ca.). Giunti al paesello di Galdo, ne attraversiamo le minute viuzze e attacchiamo il sentiero scalinato che sale piuttosto deciso ma costante, con diversi gradini. Lungo l'ascesa incontriamo una nuova fontana in prossimità di un telescopio a disposizione dei camminatori, affacciato sulla vallata sottostante. Infine concludiamo la salita ed entriamo nel borgo di Sicignano, sorvegliato da un bellissimo castello sopra cui si stagliano enormi pareti di bianca roccia calcarea.

COSA SAPERE

Ai piedi del borgo di Sicignano si trova la frazione di Galdo.

Il piccolo borgo si collega a Sicignano attraverso un breve percorso pedonale (chiamato "Santa Domenica") che porta sino al castello, altrimenti per collegare i due comuni in macchina si devono percorrere ben dieci chilometri!

Galdo degli Alburni fu annesso al comune di Sicignano nel 1928, dando vita al comune di Sicignano degli Alburni. Il borgo di Galdo deve il suo nome alla parola wald, che in tedesco significa “bosco”, “foresta”: il borgo infatti, fondato dai Longobardi, è circondato da boschi.


I Monti Alburni sono un massiccio montuoso che fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo Diano e Alburni. Il suo nome prende spunto dal bianco delle pietre calcaree che lo costituiscono: il bianco ricorda l'albume dell'uovo (albus) da cui Alburni.

La caratteristica geologica ha dato vita ai classici fenomeni del carsismo; ci troviamo quindi in un territorio ricco di grotte, doline e inghiottitoi, soprattutto nel versante della Valle del Sele.

I Monti Alburni si collocano nell'area dell'Appennino lucano e sono conosciuti come le Dolomiti campane. Secondo Virgilio, la gente del luogo credeva che i Monti Alburni fossero Titani che, fuggiti dall'Ira di Nettuno, dal Mar Tirreno si fossero “insediati” qui.


Originario di Sicignano degli Alburni era il poeta Girolamo Britonio.

Vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo faceva parte del circolo letterario della poetessa Vittoria Colonna, di cui erano frequentatori anche Michelangelo Buonarroti e Ludovico Ariosto. Durante il periodo da cortigiano del principe di Salerno, pubblicò la sua prima opera giovanile in cui era presente Gelosia del Sole, sonetto in cui emergono i temi amorosi (il sole si ingelosisce della donna amata) che accompagneranno tutta la carriera del poeta.


COSA VEDERE

Simbolo del comune di Sicignano è il castello che si staglia sul promontorio posto sopra la frazione di Galdo.

Costruito nell'anno mille dai Longobardi per volere del principe di Salerno, passò nelle mani dei Normanni e poi degli Svevi. L'architettura che è giunta sino ai giorni nostri è sicuramente frutto di rimaneggiamenti successivi, con tecniche e apparati risalenti al XIV/XV secolo. A metà dell'Ottocento il castello fu acquisito dal conte Luigi Giusso, da cui oggi prende il nome, e un secolo dopo il pronipote lo donerà al comune, che lo ha ristrutturato.

Il castello offre una splendida vista sulla Valle del Sele e camminare tra le sue mura offre la magica sensazione di essere tornati indietro nel tempo.


COSA MaNGIARE

A Sicignano degli Alburni i tagliolini sono un piatto tipico. Si preparano con il brodo di maiale durante il periodo di carnevale.

Cucinati in un recipiente di terracotta chiamato pignata, venivano appunto detti maccaruni 'a pignata. Un modo particolare di cucinare i tagliolini è quello del giorno dell'Ascensione, quando vengono cotti nel latte di capra con zucchero e cannella.


DOVE DORMIRE

Agriturismo Antico Castagneto, a Sicignano degli Alburni. Tel. 349 778 8406

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Salerno.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


“Camminando nel fondovalle davanti a noi si stagliano le spettacolari pareti calcaree degli Alburni, un gioiello di questa regione”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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