Tappa abbastanza breve, ma di buon dislivello per la salita al Col Brison.
Colpisce la vista della est del Mont Vélan (3.731 m), sembra la schiena di uno spinosauro.
Punti acqua assenti fino all'Alpe della Beria.
Riprendiamo l’Alta Via 1 e attacchiamo subito la lunga salita (1.100 m D+ circa), su buon sentiero, che tira ripida nel bosco fino alla borgata di Sucheaz (1.993 m), senza difficoltà tecniche. Da Sucheaz la pendenza rallenta e si affronta un lungo sentiero a mezzacosta che va gradualmente salendo. Usciti dal bosco, dal centro del versante sud del Monte Berrio (3.077 m) attacchiamo l’ultima rampa.
Giungiamo al Col Brison (2.520 m). Davanti a noi, si staglia la muraglia verticale del Mont Vélan (3.734 m), impressionante.
La discesa è altrettanto lunga (1.150 m D- circa) e ripida nella prima metà (pur su ottimo sentiero). Dopo un tratto in traverso, arriviamo all'Alpe della Beria, da cui inizia la strada forestale, facile e scorrevole, tutta nel bosco. Arriviamo facilmente a Ollomont. Chi ha ancora benzina nelle gambe, può proseguire fino al bel Rifugio Champillon (4 km e 1.000 m D+ circa sopra), lungo la tappa successiva.
Le cappelle rurali e i piccoli oratori disseminati sul territorio della parrocchia di San Pantaleone di Valpelline sono espressione della devozione della popolazione locale.
A monte del capoluogo, in località Vignettes, sorge la cappella della Madonna delle Nevi.
Secondo la tradizione sarebbe stata edificata nel 1665 dal maître Marechal Jacques Bondaz che, aggredito in quel luogo da una banda di ladri, avrebbe fatto voto di far costruire una cappella se si fosse salvato e avesse recuperato la somma di denaro che portava con sé.
Le due miniere di rame del Mont Velan, attive probabilmente già prima del ‘700, furono chiuse nel 1945 per esaurimento del materiale. A Ollomont, in località Rey, si trova uno dei due imbocchi delle miniere (di cui una parte, a seguito della chiusura, viene utilizzata come locale per la stagionatura delle fontine, utilizzando gli stessi i binari che in passato erano usati per il trasporto del minerale).
Oggi le due miniere rientrano nel progetto italo-svizzero “MiMonVe - Le miniere intorno al Mont Vélan”, che coinvolge i comuni valdostani di Ollomont e Valpelline e di Vollèges nel Canton Vallese, al fine di mettere in rete due itinerari minerari transfrontalieri e valorizzare il patrimonio turistico dell’area.
La zuppa valpellinese è fatta con pane raffermo, brodo, fontina e burro; una vera e propria iniezione di energia.
Dortoir de Ollomont. Tel. 339.1629133 - 0165.73220
Casa di ferie San Cristoforo, a Ollomont. Tel. 335 601 2847
Locanda delle Miniere, frazione Las Rey di Ollomont. Tel. 342.0986687
Rifugio Champillon, sotto il Col de Champillon, lungo la tappa del giorno dopo. Tel. 339 635 9679
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Aosta.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!