Questa tappa è stata documentata grazie al contributo di Sofia Stucchi & Benjamin Cremante.
Tappa brevissima, tutta in discesa, per godere un meritato riposo nel bel paese di Macugnaga, uno dei più importanti centri walser.
La pietraia della prima parte è a tratti ripida e, in caso di pioggia, piuttosto scivolosa.
L’unico punto d’acqua è all’Alpe Bill.
Attacchiamo la lunga discesa verso valle (1.550 m D- circa), dapprima su pietraia (spesso a gradoni, ben visibili), ripida ma non troppo, che fa perdere velocemente quota. Occorre prestare attenzione ai segnavia, comunque ben disposti. Quindi passiamo su sentiero, ben scorrevole, in una bella foresta di aghiformi, che porta all'Alpe Bill. Da lì, teniamo la direzione Macugnaga - Staffa.
Si arriva presto in paese, importante centro Walser, presso la bella Chiesa Vecchia. A Macugnaga, si consiglia di visitare il Museo della Montagna e del Contrabbando. Chi invece volesse proseguire, può arrivare al Bivacco Emilio Lanti, in fondo alla Val Quarazza, lungo la tappa successiva (a circa 3:30 h da Macugnaga).
Coi 4.634 m della sua punta più alta (la Dufour), il Monte Rosa il secondo monte più alto d’Europa, dopo il Monte Bianco; vanta il primato di massiccio montuoso più esteso dell’arco alpino.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il Monte Rosa non deve la sua denominazione al colore che i ghiacciai o le sue cime possono assumere all’alba o al tramonto. Il nome deriva infatti dal termine patois rouése (che a suo volta proviene dal longobardo longobardo hrosa), che significa “ghiacciaio”.
Curiosamente, il suo nome rimane tale anche in tedesco, in francese e in inglese, a differenza della stragrande maggioranza delle altre grandi cime delle Alpi.
In passato la grande montagna era denominata anche Monboso, come testimoniato da Leonardo da Vinci nei suoi scritti.
Macugnaga, oltre ad essere una delle mete più importanti dell’alpinismo internazionale, è famosa per i suoi giacimenti d'oro.
La Valle Anzasca contiene infatti la più importante vena aurifera italiana. Lo sfruttamento delle miniere d'oro nella valle si sviluppò dal 1700 fino al 1961, quando i costi di gestione dei 300 operai ancora attivi divennero insostenibili.
Oggi è possibile visitare la miniera d'oro della Guia, nella frazione di Borca, chiusa dal 1945: una delle poche miniere d’oro visitabili in tutta Europa.
Un altro (ottimo) piatto tradizionale walser è la zuppa di cipolle, da accompagnare con pane di segale e toma della valle.
Albergo Edelweiss, a Macugnaga. Tel. 0324 65124 - 338 110 6813
Albergo Macugnaga, a Macugnaga. Tel. 0324 65005
Campeggio Sporting Center, a Macugnaga (località Isella). Tel. 0324 65135 - 347 180 8166
Bivacco Emilio Lanti, in alta Val Quarazza; nuovo e bellissimo, 13 posti letto, coperte. Sempre aperto.
Punto di partenza NON raggiungibile in macchina.
La località raggiungibile in macchina più vicina è Macugnaga.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Macugnaga, partendo dalla città di Domodossola. Da Macugnaga è possibile usufruire di una funivia fino a Passo Moro.
Qui il LINK per controllare gli orari del bus.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!