Tappa abbastanza lunga, ma scorrevole, lungo l’alta Val di Susa, con un dislivello ridotto (eccetto l’ultima salita al Rifugio Arlaud); di relativo riposo.
Alcune parti di sentiero sono ricoperte dalle foglie che nascondono pietre talvolta umide, si rischia di scivolare: prestare attenzione.
Passando tra i vigneti, lasciamo Susa camminando su strada verso la frazione Giaglione, da cui la Grande Traversata delle Alpi costeggia dall’alto le Gorge (per i più avventurosi, è possibile da Giaglione scendere nel canyon e quindi risalirlo lungo il fiume Dora Riparia, con una ferrata). Dopo la cappella Borello passiamo su sentiero in saliscendi, molto scorrevole. Oltrepassiamo la frazione di Ramats e, continuando su strada, giungiamo fino a Cels.
Quindi, camminando tra boschi di castagni su comoda carrozzabile, saliamo (250 m D+ circa) all’abitato di San Colombano, dal quale un sentiero a mezzacosta ci porta a Eclause. Giunti alla borgata di Moncellier di Sotto, la GTA scende decisa (300 m D- circa) e arriviamo a Salbertrand.
Attraversiamo il fondovalle per attraversare la Dora Riparia nei pressi del cimitero e attacchiamo la salita (700 m D+ circa), tutta nel Gran Bosco di Salbertrand, su buon sentiero, fino ad arrivare al bel Rifugio Arlaud, da cui godiamo di una vista aperta sulla dorsale di Punta Sommeiller (3.332 m).
Nell’ottobre 2017 un enorme incendio ha devastato la Val di Susa: le scarse piogge e il vento secco hanno alimentato l’incendio e per settimane le fiamme hanno devastato ettari di boschi, rendendo l’aria irrespirabile fino alla vicina Torino.
Oggi sono ancora evidenti le tracce di quel disastro.
Dopo la II Guerra Punica, le Alpi Cozie ospitarono il Regno dei Cozii i quali, grazie a un’oculata politica di alleanza con i Romani, riuscirono a mantenere l’indipendenza fino all’età augustea. La capitale era Segusio (dal gallico sego, che significava “forte”).
Il Forte di Exilles (citato per la prima volta in documenti del VII secolo) era una struttura fondamentale per il controllo della Val di Susa, tant’è che i Savoia e i Francesi se lo sono contesi per secoli.
Pare che proprio un prigioniero di questo forte abbia ispirato Alexandre Dumas, che ne fece un personaggio nel romanzo “Il visconte di Bragelonne”, successivamente ripreso nel film “La maschera di ferro”.
Oggi il forte ospita un suggestivo museo di arte, letteratura e cinema. Per maggiori info, orari e biglietti, si veda il seguente LINK.
La montagna è spesso un ambiente difficile per l'agricoltura, ma la patata, coltivata in Italia dal 1800 (quando fu importata dall’America), soprattutto nelle zone premontane e montane, è da allora una risorsa alimentare fondamentale e imprescindibile.
In questi territori vengono tuttora coltivate antiche varietà locali, dalle pregiate qualità organolettiche che non si riscontrano nelle patate coltivate in pianura. Inoltre, l’altitudine elimina la necessità dei trattamenti fitofarmacologici perché aumenta la resistenza naturale alle malattie, rendendo queste varietà più sane.
Rifugio Arlaud (posto tappa GTA), presso località Montagne Seu. Tel. 335 401 624
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!