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Tappa

10

Topolò > Rifugio Pelizzo (Matajur)

Lunghezza
12.7
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
1410
m
-
631
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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50193626
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Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa abbastanza breve e priva di difficoltà tecniche, ma caratterizzata da un importante dislivello e dalla lunga salita al Monte Matajur (1.645 m).

Bellissima la vista dalla cima, che spazia dalle pareti del Mangart al Canin.

Note particolari

Alcuni segmenti nel tratto tra Topolò e Polava sono sdrucciolevoli e presentano vegetazione invasiva.

Rischio di zecche.

Unico punto d'acqua a Polava.

Bellezza
periodo
Tutto l'anno
PERCORRIBILITà
INTERESSE
paesaggistico
culturale
RAGGIUNGIBILITà
paesaggistico
culturale
PERCORSO

Attacchiamo subito in salita (250 m D+ circa), fino a scavalcare la bocchetta poco a sud del Monte Scarie. Verso la fine della discesa incontriamo una piccola baita e, poco dopo, siamo nel paesino di Polava, col suo monastero buddhista.

Proseguiamo su strada fino a Cepletischis, dove comincia una lunga salita (1.000 m D+ circa), mai troppo ripida, che termina con la vetta del Matajur (1.645 m). Il bellissimo panorama va dal Mangart (2.679 m) al Canin (2.587 m), alla lunga cresta dello Stol. Una piccola cappella ci offre riparo dal vento.

Dalla cima arriviamo in breve al Rifugio Pelizzo; bellissima la vista, che spazia fino alla pianura.

COSA SAPERE

Proprio dal Matajur, nel VI secolo, il re Alboino mosse l’invasione longobarda. Leggenda vuole infatti che egli, prima di conquistare tutto il Nord Italia, salì sul Monte Matajur (che da questo episodio prese il nome di “Monte del Re”) per scrutare la pianura friulana.

COSA VEDERE

A Polava, un paesino nella valle successiva a Topolò, si trova un suggestivo monastero buddhista, adornato di bellissimi mandala; ha ospitato anche il Dalai Lama

Un luogo abitato da poche persone, permeato da un'energia positiva e circondato dalla natura rigogliosa. All’interno del monastero si tengono incontri di meditazione e yoga.


COSA MaNGIARE

Al Rifugio Pelizzo possiamo assaggiare piatti a base di erbe selvatiche che Isabella raccoglie nei dintorni. 

Un eccellente esempio sono i fregoloz (una sorta di gnocchetti di acqua e farina simili agli spatzle) con gli scoplit (ovvero la silene rigonfia), il cui nome deriva dal fatto che i fiori si gonfiano fino a scoppiare.

DOVE DORMIRE

Rifugio Pelizzo, sotto la cima del Monte Matajur. Tel. 331 426 6304 - 0432 714041

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Clodig, partendo dalla città di Udine con cambio a Cividale.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


"Sulla cima del Matajur tirava un vento diabolico ma era la prima vetta della spedizione, eravamo troppo eccitati per andarcene"

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Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.  

Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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