Tappa breve, con qualche pezzo su asfalto e la vista che si spalanca sulla Corsica.
Ci avviciniamo al mare, l'aria sa di salsedine...
Tappa da evitare nei mesi centrali estivi.
Punti acqua assenti, portarne buona scorta.
Dall’agriturismo Lu Furracu prendiamo un sentiero e camminiamo tra basse sterpaglie e sassi di granito, che rendono la tappa più divertente. Superato questo breve passaggio tecnico, continuiamo su sentiero (facendo attenzione a scovare i segnavia, disposti su paletti di legno) e scendiamo fino a una strada asfaltata, che prendiamo verso destra, in piano; poco dopo riprendiamo una sterrata che va lentamente salendo fino a entrare in una proprietà privata (dove possiamo richiedere un po' d'acqua, all'occorrenza), caratterizzata da una grossa testa del Buddha sopra un pietrone; quindi svoltiamo a destra e scendiamo al fondovalle, per poi risalire un'ultima volta e ritornare su asfalto; godendoci il panorama sulla costa settentrionale (ammiriamo le isole di Spargi e Maddalena, la Corsica...), giungiamo all'agriturismo Saltara.
Nel medioevo il nord-est della Sardegna era governato dal Giudicato di Gallura, che confinava a ovest con quello di Torres ed Arborea e a sud con quello di Cagliari.
Sede del Giudice (iudike) e della Corona de Logu (il consiglio deliberativo) era Civita, città sorta sulle rovine romane di Olbia. Nelle vicinanze di Saltara, i castelli di Baldu e Balaiana sono stati due importanti residenze giudicali.
Il territorio del Giudicato di Gallura era diviso in due diocesi, quella di Civita e quella di Galtellì, entrambe sotto il controllo del vescovado pisano. L'ultimo alla guida del giudicato di Gallura fu il pisano Nino Visconti nel 1296, amico di Dante e conosciuto anche come Nino di Gallura.
Tra le spiagge di Palau e Costa Serena si trova la Batteria Militare Talmone, posta a protezione del braccio di mare che divide la Sardegna dalla piccola isola di Spargi.
Sotto la gestione del Fondo Ambiente Italiano dal 2002, la batteria fu intitolata al figlio del primo cioccolatiere industriale di Torino. L'avamposto si trova in uno scenario suggestivo, immerso tra la vegetazione mediterranea - ginepro, mirto e alloro. Qui i soldati si tenevano pronti ad attaccare i nemici che tentavano di avvicinarsi all'Isola.
La struttura è composta da diverse stanze ben conservate dopo il restauro avviato nel 2006, tra cui una grande camerata in cui i soldati dormivano sulle amache disposte molto fittamente una accanto all'altra.
A fine pasto non può mancare il mirto, liquore popolare ampiamente diffuso in tutta la Sardegna. Se ne possono trovare diverse versioni - il bianco e quello rosso, più classico. Il liquore continua ad essere prodotto in casa da molte famiglie e viene consumato sia come digestivo sia come condimento per la cacciagione. Anche in Corsica è molto diffuso: alcuni ritengono che sia stato introdotto da alcuni banditi galluresi rifugiatisi nell'isola francese.
Nell’antichità il mirto era la pianta sacra a Venere: appena nata, la dea trovò rifugio proprio in un boschetto di mirto. La pianta può raggiungere i tre metri di altezza e ha la corteccia rossastra, le bacche di colore nero o bluastro somigliano a quelle del mirtillo.
Agriturismo Saltara, in località Saltara. Tel. 339 132 6713
Agriturismo Sardo Da Paolina, in località Saltara. Tel. 320 089 9371
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Olbia.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!