Tappa impegnativa, abbastanza lunga e caratterizzata da due importanti salite e una lunghissima discesa.
Il paesaggio rimane sempre suggestivo, impreziosito dai bei laghi, Ghiacciato e di Matogno. Si dorme in Svizzera, nel Canton Ticino!
Un paio di tratti esposti nella salita alla Bocchetta del Lago Gelato.
Discesa dalla stessa bocchetta un po' ripida, a tratti.
Nella discesa verso Cimalmotto, dopo il Bivacco Alpe Corte Rossa, troviamo alcuni alberi caduti; non è sempre facile intuire la traccia e la segnaletica.
Punti d’acqua scarsi, solo all’Alpe Lago e al Bivacco Alpe Corte Rossa.
Lasciato il Bivacco Bonasson, attacchiamo la lunga salita (500 m D+ circa). Dopo l’Alpe Cavegna, la pendenza aumenta e la traccia si fa su pietraia; alcuni passaggi sono molto faticosi e serve passo fermo. Infine, si è alla Bocchetta del Lago Gelato con bella vista sul piccolo lago sottostante e sul Pizzo omonimo (2.617 m) a ovest, dove corre il confine con la Svizzera. Ripreso fiato, ci apprestiamo alla lunga discesa (400 m D- circa) verso l’Alpe FIesco, inizialmente ripida, ma mai complicata.
Quindi, con un facile tratto a mezzacosta, giungiamo alla bella Alpe Lago, dove troviamo il Bivacco Adriano Sironi. Salendo appena, scorgiamo il verde Lago di Matogno, sotto la parete orientale del Pizzo Cortefreddo. Il tempo di rallegrare gli occhi e cominciamo la seconda, importante (e ultima) salita del giorno (300 m D+ circa) verso il Passo della Forcoletta. Seppur facile, è abbastanza ripida (specie nel tratto finale) e occorre dosare gli sforzi. Dal Passo della Forcoletta (2.359 m) prendiamo il lungo e comodo traverso in piano; il tratto è molto godibile e panoramico. Stando attenti a non mancare il bivio verso la Galleria della Fria (che ci consente di evitare una rampa a salire e un’altra a scendere), oltrepassiamo il breve tunnel (illuminato): siamo in Valle Cravario.
Comincia la lunga discesa (1.000 m D- circa) verso il fondovalle. Su facile tracciato, raggiungiamo il Bivacco Alpe Corte Rossa (dove i più stanchi possono spezzare la tappa) e rimaniamo per un poco tra ampi pratoni. Superiamo quindi il limite boschivo ed entriamo nella fitta foresta, stando attenti a non perdere la traccia. Guadagniamo finalmente il fondovalle; attraversiamo il Rio Colobiasca e, poco dopo, avvistiamo il cippo di confine: siamo in Svizzera! Proseguiamo velocemente su carrozzabile in falsopiano; raggiungiamo la strada e, poco più di un chilometro dopo, siamo al piccolo abitato di Cimalmotto.
Cimalmotto si trova nel Canton Ticino, l’unico cantone svizzero situato sul versante meridionale delle Alpi, soprannominato dagli elvetici “Sonnige Stube”: il salotto soleggiato. La lingua ufficiale è l’italiano; l’unico comune in cui è riconosciuto anche il tedesco è Bosco Gurin (a nord di Cimalmotto).
Un inaspettato estimatore della regione fu anche il nostro Antonio De Curtis, in arte Totò: il Principe della risata.
L’abitato di Cimalmotto è dominato a nord dal Pizzo Bombögn (2.331 m). Sulla sua cima si può ammirare una sorta di grande muraglia, lunga circa 600 metri e alta tra i due e i tre metri, fatta di pietre.
Fu costruita nel 1948 per proteggere i pascoli di Campo e Cimalmotto dalla voracità delle capre di Bosco Gurin.
Possiamo approfittare di essere in Svizzera per provare la raclette: oltre a essere un tipo di formaggio, il termine indica anche la procedura di scaldare il formaggio e raschiarlo dalla forma per mangiarlo caldo, spalmato sul pane o sulle patate.
Bivacco Adriano Sironi, presso l’Alpe Lago: 12 letti, coperte, stufa, cucina a gas e acqua. Chiuso, occorre chiedere le chiavi alla Locanda delle Alpi, alla frazione Roldo di Montecrestese. Tel. 0324.232873
Bivacco Alpe Corte Rossa, presso l’omonimo alpeggio: 6 brandine, coperte, stufa, acqua. Sempre aperto.
Agriturismo Munt La Reita, a Cimalmotto. Tel. +41 91754 1936
Punto di partenza NON raggiungibile in macchina.
La località raggiungibile in macchina più vicina è Altoggio.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Altoggio partendo dalla città di Domodossola.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!