Questa tappa è stata documentata grazie al contributo dell'Istituto 25 Aprile FACCIO.
Ritorniamo sull’itinerario della Grande Traversata delle Alpi con una tappa corta, ma impegnativa per la lunga salita al Colle della Crocetta, piuttosto ripida nell’ultimo tratto.
Grandiosa la vista dal passo, da cui abbracciamo con lo sguardo le cime severe del Gran Paradiso: la Becca di Monciair (3.554 m), il Ciarforon (3.640 m) e infine lui, il Gran Paradiso (4.061 m)
Punti d’acqua assenti fino alle frazioni superiori di Pialpetta.
Lasciamo Ceresole Reale su strada, per attraversare il camminamento della diga. Quindi, costeggiando il lago sempre su strada, giungiamo all’attacco del sentiero (ovvero la Grande Traversata delle Alpi), col quale attacchiamo la lunga salita (1.050 m D+ circa). Procediamo nel bosco, la salita tira ma senza strappi. Superiamo l’alpeggio di Balma e piano piano usciamo dagli arbusti: la vista è sempre più affascinante. Alternando tratti più ripidi a piccoli pianori che ci lasciano rifiatare, ci portiamo alla base dell’ultimo strappo, il più impegnativo, sempre su ottimo sentiero.
Il Colle della Crocetta (2.640 m) ci regala un panorama da urlo verso nord: sotto di noi splende il Grande Lago di Ceresole, sormontato dalle cime del Gran Paradiso: Punta Fourà (3.411 m), la Becca di Monciair (3.554 m), il Ciarforon (3.640 m) e infine lui, il Gran Paradiso (4.061 m). I più audaci possono salire sulla vicina Cima della Crocetta (2.828 m), con un panorama a 360°.
Dal passo, la discesa (sempre su GTA) nella Val Grande è lunga (1.600 m D- circa) ma molto tranquilla e aperta; nell’ultima parte, alternando sentiero a tratti di carrozzabile, tocchiamo alcuni piccoli abitati, per giungere infine a Pialpetta.
Le Valli di Lanzo furono abitate in epoca preistorica da popoli liguri ai quali si affiancarono le tribù galliche dei Graioceli (a loro si deve il nome delle Alpi Graie) e dei Meduli, originari d'oltralpe.
Molti i reperti archeologici di queste presenze rinvenuti su tutto il territorio, a differenza delle poche tracce del dominio romano: probabilmente i Romani preferirono le vicine valli di Susa e d’Aosta per gli scambi d’oltralpe.
Dalla vicina località di Chialamberto si può raggiungere il Santuario della Madonna di Ciavanis, situato a 1.880 m, in posizione molto panoramica.
Il secondo sabato di ogni luglio, sono tantissimi i fedeli valligiani che vi si recano (affrontando i 300 gradini di pietra) per assistere alla tradizionale festa annuale, molto sentita nelle Valli di Lanzo.
Il salame di turgia (salam ëd turgia in dialetto locale) è un tipico insaccato a base di carne di manzo. Si tratta di un alimento “povero” e viene consumato prevalentemente crudo e fresco, spalmato sul pane.
Albergo Setugrino (posto tappa GTA), a Pialpetta. Tel. 0123 81016
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!