Tappa decisamente lunga e faticosa con due salite importanti (al Colle della Garbella e al Passo di Ciotto Mien) e alcuni passaggi tecnici; da affrontare nella sua interezza solo se esperti e fisicamente ben allenati (può però essere spezzata).
La fatica viene ampiamente ripagata dalla grande bellezza dell’anfiteatro glaciale del Lago degli Alberghi, dominato dalla piramide del Monte Frisson (2.637 m).
La tappa è lunga e richiede una certa esperienza in montagna: alcuni tratti sono molto ripidi e/o esposti (alcuni passaggi sono attrezzati), specie nella salita al Passo di Ciotto Mien - a tratti sdrucciolevole, occorre avere passo fermo. I più stanchi faranno bene a spezzarla a Palanfrè.
La tappa è in buona parte esposta al sole (i tratti nel bosco sono relativamente brevi), bene tenerne conto.
Punti d’acqua assenti, a meno di non fare una deviazione alla frazione di Palanfrè: portare ottima scorta.
Cominciamo di buon’ora la prima, lunghissima salita (1.250 m D+ circa). Il sentiero a mezzacosta risale lo stretto Vallone del Bousset; passiamo poco sotto la cima del Monte Viver e, poco dopo (facendo attenzione a non perdere la traccia), giungiamo sulla strada asfaltata, che percorriamo per un paio di chilometri, fino ad arrivare alla frazione Trinità di Entracque, dove riprendiamo il tracciato della GTA.
La salita prosegue decisa, usciamo presto dal bosco e guadagniamo la spalla del Monte Pianard (2.306 m), dalla quale il sentiero prosegue in traverso a salire, con alcuni tratti un poco esposti (un paio di passaggi sono attrezzati).
Raggiungiamo il Colle della Garbella e proseguiamo verso sud in cresta aerea e panoramica. Giunti alla sella che precede la cresta nord del Monte Garbella, il sentiero vira in ripida discesa (800 m D- circa) nella stretta Val Garbella. Rientriamo nel bosco, quindi ci immettiamo sulla carrozzabile in direzione della borgata di Palanfrè.
Senza scendere fino al paesino (dove tuttavia i più stanchi possono spezzare la tappa, approfittando del Rifugio L'Arbergh), rimaniamo sulla GTA che va inoltrandosi con traverso pianeggiante nel Vallone degli Alberghi. Il sentiero torna quindi a salire (850 m D+ circa) costeggiando un torrente. Facendo attenzione a non prendere la traccia che sale sulla sinistra al Passo della Mena, usciamo dal bosco e guadagniamo il bellissimo anfiteatro glaciale che con i suoi muraglioni custodisce il Lago degli Alberghi. Il lago è dominato dal superlativo Monte Frisson (2.637 m), un piccolo Cervino.
Ripreso fiato, affrontiamo il ripidissimo strappo che ci porta con qualche difficoltà (alcuni passaggi sono esposti e attrezzati, il fondo è parecchio friabile) al Passo di Ciotto Mien (2.274 m). Attacchiamo perciò la lunga discesa (1.000 m D- circa), inizialmente molto decisa e su stretti tornanti. Giunti a Pian Madoro (1.765 m), prendiamo la comoda carrozzabile (la pendenza va diminuendo sensibilmente) fino a Tetti Virulà, da cui su strada asfaltata giungiamo a Limonetto.
Il nome del paese di Limonetto non deriva da "limone," ma dalla parola limo che in celtico voleva dire “olmo”.
La rinomata stazione sciistica del paese ha ospitato anche le Olimpiadi di Torino 2006.
Dal Colle di Tenda passavano i mercanti del sale e i pellegrini che nel medioevo andavano a Santiago de Compostela.
Alla fine dell’Ottocento sul valico venne costruito uno sbarramento fortificato, con sei forti a proteggere l’ingresso il Piemonte. A seguito dei trattati di Parigi, dopo la Seconda guerra mondiale, il confine tra Italia e Francia fu spostato più a Nord e gran parte del Colle, con il complesso dei forti (che peraltro mai ebbero a combattere) passò ai Francesi.
Uno dei cavalli di battaglia della cucina della Val Vermenagna sono le cipolle ripiene, farcite con riso, porri, spinaci, salsiccia, uova e burro: un antipasto (si fa per dire) delizioso.
Locanda L’Albergh (posto tappa GTA), nella borgata di Palanfrè. Tel. 340 697 3954
Affittacamere Arrucador, a Limonetto. Tel. 348 290 2263
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Cuneo.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!