La prima tappa ligure è una lunga passeggiata nel bosco, molto facile, con scarso dislivello e alcuni begli scorci sul mare della Riviera ligure di Ponente.
Punti d’acqua assenti.
Attraversiamo il centro antico di Garessio e, all’altezza della chiesa, prendiamo il largo sentiero che sale largo e lento, risalendo il Rio di Bocca Bianca. Giunti in località San Mauro, prendiamo il sentiero che sale deciso (250 m D+ circa) verso sud, alla spalla orientale del Colle San Bernardo. Arriviamo ad una terrazza dove sono installate diverse grandi pali eoliche e lontano avvistiamo il mare.
Ci troviamo da qui in poi sull’Alta Via dei Monti Liguri. Procediamo nel bosco in un continuo di piccole salite e discese e lunghi tratti in piano. Giunti sulla dorsale di Bric Schenasso, il paesaggio si apre nuovamente e camminiamo all’aperto per un piccolo tratto panoramico.Tornati nel bosco, perdiamo quota (200 m D- circa) per giungere agevolmente a Colle Scravaion, quindi torniamo a salire lentamente (100 m D+ circa) verso il Colletto Bianco. Rimanendo sulla dorsale, continuiamo sull’AVML che, dopo la cima di Monte Subanco, scende (200 m D- circa) verso il Giogo di Toirano.
In epoca medioevale, la Val Bormida ebbe un ruolo significativo nella formazione dei dialetti gallo-italici in... Sicilia!
Nel XI secolo infatti, a seguito infatti del matrimonio con Adelaide (della dinastia piemontese degli Aleramici, che governavano una zona compresa tra Liguria e Piemonte che includeva appunto la Val Bormida), il regnante normanno Ruggero I favorì l’arrivo in Sicilia di molti coloni e soldati valbormidini, per facilitare la latinizzazione dell’isola e rafforzare il ceppo cattolico a discapito di quello saraceno.
Tutt'oggi, in Sicilia sopravvivono alcune di queste isole linguistiche (la cui parlata conserva caratteristiche fonetiche dell’italiano settentrionale), come Piazza Armerina, Nicosia, Novara di Sicilia o Montalbano Elicona.
Le Grotte di Toirano sono un complesso carsico con molte cavità, diverse delle quali aperte al pubblico, per un percorso di oltre 1 km.
Oltre alla bellezza e all'indubbio interesse naturalistico (vi si trova una stalagmite alta 8 metri ricoperta di cristalli), le grotte sono giustamente famose perché custodiscono incredibili testimonianze archeologiche.
Nella Corridoio delle Impronte troviamo delle impronte umane rimaste impresse nel pavimento argilloso, risalenti almeno a 12.000 anni fa; nel Cimitero degli Orsi si sono accumulate migliaia di ossa, probabilmente in seguito ad alluvioni antiche (e vi è ricostruito lo scheletro di un orso preistorico); la Sala dei Misteri reca infine i più importanti segni della presenza umana, dalle impronte sul fondo argilloso ai segni lasciati dalle torce sulle pareti.
Durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, gli abitanti locali trovarono rifugio in una parte delle grotte, chiamata il Tanone, oggi sede di laboratori didattici di archeologia sperimentale e di cantina di invecchiamento per vini spumanti.
Per maggiori info, orari e biglietti, si veda il seguente LINK.
A Bardineto è presente un curioso agglomerato di casette (abitate!) a forma di fungo, conosciuto come Villaggio dei Puffi.
La zona rinomata per gli ottimi funghi.
Non a caso nella vicina Bardineto, dal 1984, si tiene la Festa Nazionale del Fungo d’Oro: un’animata fiera di paese di tre giorni, con degustazioni, premiazioni ed esibizioni, che richiama appassionati buongustai e turisti anche da ogni dove.
Presso il Giogo di Toirano sono assenti strutture ricettive. Da lì, si può tuttavia scendere al vicino paese di Bardineto (a circa 2,5 km a nord del valico) ove sono presenti diverse soluzioni per il pernotto.
B&B Kalimera, a Bardineto (a circa 1 h di cammino dal Giogo di Toirano). Tel. 377 289 5060
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla cittadina di Mondovì.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
La località raggiungibile con il treno più vicina è Mondovì, partendo dalla città di Cuneo.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!