Tappa molto lunga ma scorrevole lungo la Via Francigena del Sud.
Lasciamo la città di Lecce per camminare tra gli ulivi, passando per i bellissimi borghi fortificati di Acaya e Vernole.
La tappa rappresenta un'estensione del Sentiero Italia (che termina a Grottaglie), ideata per estendere il cammino pugliese alla costa salentina.
Il tracciato si svolge prevalentemente su asfalto.
Lasciamo il centro di Lecce lungo una via trafficata in direzione est, quindi tenendo la destra prendiamo una strada minore e superiamo la Tangenziale Est. Proseguiamo per diversi km fino ad aggirare il centro di Merine; poco dopo, in occasione di una rotatoria abbastanza trafficata (prestare attenzione), superiamo la provinciale e, tenendo la direzione, arriviamo al bellissimo borgo fortificato di Acaya.
Pieghiamo verso sud; alternando asfalto e sterrato, dopo diversi km entriamo nel centro di Vernole, anch'esso meritevole di una visita. Quindi, alternando tratti su strada minore e sterrata tra gli uliveti e i pagliari (gli antichi edifici in pietra adibiti alla conservazione della paglia), avviciniamo il Parco Naturale La Mandra per dirigerci infine verso il centro di Martano.
Martano fa parte della Grecìa salentina, un insieme di comuni situati al centro del Salento dove ancora oggi si parla il griko, un dialetto simile al neo greco.
La cultura greco-bizantina si tramanda fin dall'VIII secolo d.C., lascito delle popolazioni che qui si insediarono a seguito delle migrazioni dovute alla battaglia iconoclasta di Leone III Isaurico e alle campagne militari condotte dall'imperatore bizantino Basilio I.
La cultura ellenica va via via svanendo e soltanto il griko continua a sopravvivere in pochi insediamenti: anche se molti cittadini continuano comprendere questa antica lingua, sono sempre meno quelli che la parlano.
Nel territorio della Grecìa Salentina dal 1998 si tiene un festival di musica popolare, uno degli eventi più celebri d'Italia: la Notte della Taranta.
Nel mese di agosto, in tutti i comuni della zona si svolgono concerti itineranti. Il festival è nato per preservare e valorizzare la musica tradizionale, in particolare la pizzica, ed è divenuto un vero e proprio contenitore di ricerca e sperimentazione, in cui i diversi linguaggi musicali hanno saputo incontrarsi e creare un'atmosfera unica, unendo cultura popolare e divertimento.
La campagna salentina è oggetto di uno dei più grandi disastri fitosanitari della storia: le campagne ricche di ulivi sono state devastate dalla Xylella.
Si tratta di un batterio che attacca diverse tipi di piante, in particolare l'ulivo, impedendo la circolazione della linfa. Il primo focolaio esplose nel 2008 in un vivaio di Gallipoli. Detta anche Xylella fastidiosa, si propaga soprattutto grazie agli insetti vettore chiamati sputacchine e colpisce in particolar modo gli ulivi più anziani, mentre gli ulivi giovani sembrano resistere maggiormente.
Se nei primi anni sembrava possibile estirpare il batterio dal Salento, dal 2017 non è più stato possibile contenerne l’avanzata: la devastazione continua a spingersi verso nord (attualmente il batterio è arrivato nella provincia di Brindisi). Numerose e controverse sono le azioni che hanno tentato e tentano di arginare il fenomeno - una ferita indelebile che ha devastato gli uliveti che da secoli presiedono queste campagne.
Simbolo di Martano è il Palazzo Baronale, costruito sopra al vecchio castello aragonese di cui rimane ancora intatto l'enorme torrione.
Ricostruito dopo l'invasione turca di Otranto del 1480, anticamente era circondato da un fossato. Dal XVII secolo venne trasformato in palazzo Baronale e nel Settecento, grazie alla famiglia Gadaleta, venne ricostruita la facciata.
Nella provincia di Lecce sono presenti numerose testimonianze preistoriche tra cui menhir, dolmen e specchie. Nel comune di Martano sono presenti ben 5 menhir tra cui il Santu Tòtaru che, con i suoi 4,7 m, è il monolite più alto della Puglia; numerosi i monumenti megalitici anche nel comune di Giurdignano.
Le specchie sono delle strutture composte da lastre calcaree sovrapposte, tipiche del Salento e della Murgia, vere e proprie collinette il cui ruolo non è ancora stato chiarito. Alcuni ipotizzano fossero delle strutture per le vedette, altri pensano fossero delle sepolture e altri ancora ritengono fossero usate per la raccolta dell'acqua.
La Specchia dei Mori, sempre nel comune di Martano, alta 6 metri e con un diametro di 15, è la specchia più imponente rinvenuta nel Salento.
Nel comune di Giurdignano troviamo la Cripta di San Salvatore, una chiesa rupestre che risale al periodo di dominazione bizantina (VIII-X secolo).
Costituita da tre navate scavate nel tufo, è caratterizzata dalle absidi circolare e dagli affreschi alle pareti.
Numerose sono le paste fresche tipiche del Salento. Le più particolari sono tre: le classiche orecchiette, le sagne ncannulate e i maccaruni (o minchiarelli).
Il sapore della pasta è profondamente legato al meteo e in particolare al tipo di vento che soffia sul raccolto - scirocco o tramontana.
A Cannole, ogni agosto, si tiene la festa della municeddha.
Si tratta di una sagra dove si può degustare un prodotto d'eccellenza: la municeddha, ovvero la lumaca di terra. A Cannole si trova la varietà helix aperta, ritenuta la migliore; viene cucinata al sugo cannolese, ma anche arrosto e fritta.
Monastero S. Maria della Consolazione P.P. Cistercensi, a Martano (da contattare in anticipo per chiederne la disponibilità). Tel. 0836575214
Casa Stomaci Fabio&Lucia, a Cannole (circa 6 km dopo Martano). Tel. 388 633 4949 - 328 536 4538
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!