Tappa abbastanza lunga, con dislivelli importanti, senza tuttavia essere troppo faticosa; le due salite sono perlopiù in ombra.
La chicca del giorno è senz’altro la prima, incredibile vista sul Lago Maggiore, da un terrazzo naturale di grande bellezza.
Partiamo subito in salita (350 m D+ circa), verso la chiesetta di San Paolo, con bella vista sul Lago di Lugano. Da lì, continuiamo la salita nel bosco, su comoda carrozzabile, fino alla sella tra il Monte La Nave e il Monte Sette Termini. Saliamo verso la cima del secondo (completamente chiusa dagli alberi) e poco dopo, camminando tra le betulle, arriviamo ad un bellissimo pratone, con una torretta di legno: una terrazza naturale sospesa sul Lago Maggiore, che vediamo per la prima volta.
Comincia la lunga discesa nel bosco (700 m D- circa) verso la diga sul Fiume Tresa. Superato il fiume, proseguiamo in saliscendi alternando sentiero e stradine, superando gli abitati di Pianazzo e Torbera, per giungere infine al paese di Dumenza.
Ripartiamo prendendo la stradina verso località Pezza; da lì, imbocchiamo il sentiero in salita (400 m D+ circa) nel bosco, senza strappi. Siamo al bel Rifugio Dumenza, piccolo ma accogliente; la gelida fontana antistante sembra fatta apposta per un bagno defaticante.
Dumenza ha dato in natali a illustri personaggi: Bernardino Luini (1481-1532,) pittore leonardesco, il pittore Raffaele Casnedi (1822 -1892) e Bartolomeo Scappi (1500-1577), cuoco rinascimentale, autore dell’opera “Dell’arte del cucinare”.
Tra le viuzze di Dumenza c’è una targa a ricordo della casa natale di Vincenzo Peruggia (1881-1925), famoso per aver trafugato la Gioconda dal Louvre di Parigi.
Riuscì a nascondere l’opera in un tavolino del suo alloggio parigino per ben due anni, ma venne poi denunciato da un antiquario fiorentino a cui tentò di vendere il capolavoro.
Peruggia sostenne di aver compiuto il furto perché voleva, patriotticamente, che la Gioconda tornasse in Italia, ritenendola parte del bottino di guerra dell’esercito napoleonico (in realtà fu lo stesso Leonardo a portarla in Francia, dove è attestata la sua presenza tra le collezioni reali già nel 1625).
Per un racconto “artistico” del fatto, si raccomanda l’ascolto della canzone “Monna Lisa” di Ivan Graziani.
Rifugio Dumenza, all’Alpe Bois. Tel. 348 421 3793
Rifugio Campiglio, in località Alpe Pradecolo (a circa 2,5 km dal Dumenza, lungo il Sentiero Italia). Tel. 335 669 6483
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Varese con cambio a Ghirla.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!