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Tappa

124

Pontechianale > Elva

Lunghezza
17.2
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
1502
m
-
1464
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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50386815
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Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Proseguiamo sulla Grande Traversata delle Alpi con una tappa mediamente lunga, caratterizzata da due salite significative (Colle della Battagliola e Colle Bicocca) e molto panoramica in alcuni tratti.

Arriviamo nella magica località di Elva, con la sua splendida vista sul bellissimo Monte Chersogno (3.023 m).

Note particolari

Punti d’acqua presenti solo a borgata Chiesa e poco prima del borgo di Martini.

Nella discesa dal Colle Bicocca, la segnaletica non è sempre chiarissima e occorre prestare attenzione a imboccare la giusta direzione (le tracce lasciate dalle bestie al pascolo traggono in inganno).

Bellezza
periodo
Maggio - Ottobre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
culturale
RAGGIUNGIBILITà
culturale
PERCORSO

Lasciamo Pontechianale subito in salita (700 m D+ circa), costante ma decisa, verso il Colle della Battagliola. Il tratto è su buon sentiero, ma costa fatica per la pendenza talvolta significativa. Usciti dal bosco, camminiamo su breve traverso. Giunti al Colle della Battagliola, ammiriamo a sud il Pelvo d’Elva (3.060 m), con la vicina parete verticale del Bric Camosciera (2.934 m).

Dopo un tratto in cresta, molto panoramico, attacchiamo la bella discesa (800 m D- circa), inizialmente su carrozzabile; dopo la località Grange Espeirea, passiamo su sentiero ed entriamo nel bosco. Agilmente, giungiamo alla borgata di Chiesa (i più stanchi possono interrompere qui la tappa), che vanta, giustamente, una bella chiesetta.

Ripreso fiato, attacchiamo la seconda salita (800 m D+ circa), lunga ma regolare, su buon sentiero nel bosco. La foresta è popolata da tanti cervi e, se la stagione è quella degli amori, ne udiamo i potenti bramiti. Infine, sbuchiamo sul Colle Bicocca (2.286 m), dove finisce anche il bosco. La vista abbraccia il Vallone di Elva e, a ovest, il bellissimo Chersogno (3.023 m).

Prendiamo la bella carrozzabile (una ex strada militare, denominata “Strada dei cannoni”) verso Colle Terziere, dapprima sulla dorsale, quindi a mezzacosta, sul versante meridionale del Monte Morfreid. Rimanendo sulla GTA, ci stacchiamo dalla carrozzabile e prendiamo il sentiero che scende alla nostra destra, tra pascoli popolati da gigantesche mucche di razza Fassona.
Il sentiero non è sempre ben segnalato e bisogna stare attenti a prendere la giusta direzione, senza confondersi con le tracce lasciate dalle vacche. Infine, attraversiamo il piccolo borgo di Martini e poco dopo arriviamo a Elva.


COSA SAPERE

A Elva è possibile visitare il Museo dei Pels (“dei capelli”) che testimonia una singolare attività lavorativa del passato di molti abitanti del paese: i raccoglitori di capelli (pellassiers).

Finito il lavoro estivo nei campi e negli alpeggi, in autunno i pellassiers partivano verso le pianure per andare di casa in casa alla ricerca di donne disposte a vendere i loro capelli; erano abili affabulatori e sapevano parlare molti dialetti. Le donne di Elva trasformavano poi i capelli in parrucche, destinate alle signore dell’alta borghesia e alle attrici di Francia, Inghilterra e anche America.

Queste attività costituivano una notevole fonte di guadagno, soprattutto all’inizio del Novecento, quando gli abitanti di Elva arrivavano a 1300. Nel secondo dopoguerra, l’attività diminuì drasticamente, sia per lo spopolamento delle valli sia per l’utilizzo delle fibre sintetiche, fino a scomparire del tutto.

Il museo raccoglie strumenti e testimonianze preziose, documentando così l’ingegno talvolta sorprendente dei montanari. Per maggiori info, orari e biglietti, si veda il seguente LINK.

COSA VEDERE

Nella Val Vaira visse il pittore fiammingo Hans Clemer, conosciuto come “il maestro di Elva”. Tra il XV e il XVI secolo decorò la Chiesa Parrocchiale di Elva, un pregevole edificio tardo-romanico al cui interno realizzò un ciclo di affreschi con scene della vita di Maria e una Crocifissione, ben conservati fino ad oggi.

Gli affreschi sono bellissimi e stupiscono per la loro dinamica drammaticità, grazie ai vivi colori.


COSA MaNGIARE

In tutto il territorio si possono vedere pascolare delle enormi vacche bianche, dalle natiche poderose e molto muscolose: appartengono alla razza Fassona piemontese, molto apprezzata per la carne gustosa, magra e con un tasso di colesterolo estremamente basso.

Particolarmente consigliata la morbida e gustosissima battuta di Fassona: carne cruda battuta rigorosamente con il coltello, non macinata, e condita solo con olio e sale.

DOVE DORMIRE

Trattoria del Pelvo (posto tappa GTA), borgata Chiesa. Tel. 0175 956026 – 349 813 7234

Locanda di Elva (posto tappa GTA), a Elva. Tel.  335 573 6255


COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Cuneo.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


“Rimaniamo a bocca aperta di fronte agli affreschi del pittore fiammingo Hans Klemer nella chiesa di Santa Maria di Elva”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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