Tappa di media lunghezza, con dislivelli mediamente impegnativi: alla discesa iniziale segue la lunga salita alla Bocchetta di Zaiavor, da cui varchiamo la porta d’ingresso delle magnifiche Prealpi Giulie.
Concludiamo la tappa nella bella Val Resia, ricca di storia e curiosità.
I più stanchi possono spezzare la tappa a Sella Carnizza.
La segnaletica è a tratti scarsa e la traccia sul terreno non sempre evidente, c'è il rischio di perdersi: bene tenere sott'occhio la traccia GPS.
Rischio di zecche.
Unico punto d’acqua a Sella Carnizza.
Attacchiamo in discesa attraverso una fitta faggeta, perdendo rapidamente quota fino alla Casera Pian di Mea (600 m D- circa), da cui arriviamo per pratoni al vicino Passo Tanamea.
Cominciamo quindi l’importante salita (750 m D+ circa) alla Bocchetta di Zaiavor, che segna l’ingresso alla Val Resia e al Parco Regionale delle Prealpi Giulie.
Una discesa costante (600 m D- circa) ci porta a Sella Carnizza, sulle sponde del Rio Uccea, dove i più stanchi possono decidere di fermarsi alla baita dell’Alpeggio al Botton d'Oro.
Chi invece ha gamba per continuare affronta un’altra salita (400 m D+ circa) fino alla Casera Nische, posizionata sul valico.
Da lì scendiamo a lungo (950 m D- circa) fino a Oseacco; poco dopo attraversiamo il torrente Resia e arriviamo nel bel borgo di Prato di Resia.
Da Resiutta si apre la magica Val Resia, che ha saputo mantenere la propria autonomia culturale. Pare che gli attuali abitanti siano i discendenti di un gruppo di etnia slava arrivato a seguito delle invasioni barbariche del VI secolo.
L’isolamento di questa valle ha permesso la conservazione di una lingua a sé stante, unica nel contesto delle lingue slavofone, incomprensibile solo pochi chilometri più a valle. Ad essa si unisce una forte componente di tradizioni culturali: il carnevale locale (Püst), la musica e i balli tipici. Nonostante l’isolamento, gli abitanti di Resia sono stati grandi viaggiatori e commercianti.
Il comune sparso di Resia ha come capoluogo la frazione di Prato, dove si trova anche la sede del Parco delle Prealpi Giulie.
Püst è il nome resiano del carnevale, un periodo di grande festa per tutto il paese che termina, a differenza di tutti gli altri, il Mercoledì delle Ceneri.
Il rogo del fantoccio (babaz) conclude la festa, simbolo di una comunità che in passato basava la sua autonomia sulla vita rurale.
L’Aglio di Resia, che in resiano è strok, è il simbolo dell’unicità di Resia. Una pianta che si è sviluppata nei secoli e ha mantenuto le sue peculiarità: molto aromatico, dai bulbi piccoli e dalla tunica rossastra, particolarmente adatto per insaporire i salumi.
E’ un Presidio Slow Food.
Alpeggio al Botton d'Oro, a Sella Carnizza. Tel. 380 344 1255
Centro visite Parco Delle Prealpi Giulie, a Prato di Resia. Tel. 0433 53534
Punto di partenza NON raggiungibile in macchina.
La località raggiungibile in macchina più vicina è il Passo Tanamea.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è il Passo di Tanamea, partendo dalla città di Udine con cambio a Tarcento.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!