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Tappa

122

Rifugio Barbara Lowrie > Rifugio Quintino Sella

Lunghezza
14.1
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
1399
m
-
527
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa di media lunghezza, abbastanza faticosa per i dislivelli e le due salite decise (specie quella su pietraia, al Quintino Sella); da non sottovalutare.

La tratta è assolutamente spettacolare, in buona parte al cospetto del Monviso (3.841 m), una delle cime più significative delle Alpi. Beviamo alla sorgente del Po. Al rifugio Quintino Sella si respira aria di mito.

Note particolari

La tappa, pur breve, presenta due salite significative, con un dislivello positivo complessivo da non trascurare. La salita al Rifugio Quintino Sella si svolge in buona parte su pietraia: in caso di nebbia, i meno esperti possono perdersi facilmente.

Unico punto d'acqua, al Pian del Re (non uno qualsiasi: la sorgente del Po!)

Bellezza
periodo
Giugno - Settembre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
paesaggistico
RAGGIUNGIBILITà
paesaggistico
PERCORSO

Riprendiamo il sentiero della GTA. Dopo un brevissimo tratto nel pianoro chiuso dalle Rocce dell’Inchiun, cominciamo tra i larici una lunga salita (800 m D+ circa), decisa ma costante e su buon sentiero, fino al Colle della Gianna. Superati la dorsale di Colle Proussera, il sentiero spiana per un poco dandoci il tempo di rifiatare. Affrontiamo quindi l’ultima pendenza tra i detriti e siamo al Colle della Gianna (2.531 m), che separa la Val Pellice dalla Valle Po. La vista sul Monviso è superba.
Attacchiamo la discesa (500 m D- circa) verso Pian del Re, staccandoci dalla GTA, che scende a sinistra, verso il Pian della Regina. Superati gli iniziali tornanti, il percorso scorre agile tra chine erbose, la pendenza non è mai eccessiva. Arrivati a Pian del Re (dove ritroviamo la GTA), percorriamo un breve tratto di strada asfaltata; vale la pena effettuare un piccola deviazione e sostare al Rifugio Pian del Re (del 1874, il primo d'Italia), gustandoci i piatti e le storie del simpaticissimo Aldo Perotti, nipote del primo gestore del Rifugio Quintino Sella.

Lasciamo Pian del Re e cominciamo presto la seconda salita (600 m D+ circa), passando per le storiche sorgenti del Po. Siamo sul percorso escursionistico Giro di Viso. Costeggiamo il bellissimo Lago Fiorenza, riprendendo fiato, e attacchiamo lo strappo successivo, sovrastati dal Monviso, sempre più vicino. La salita va facendosi via via più faticosa; il sentiero è su pietraia (pur priva di difficoltà tecniche). Superiamo il Lago Chiaretto con un ampio giro e affrontiamo l’ultimo strappo, inoltrandoci nel vallone tra il versante occidentale di Viso Mozzo (3.019) e la parete orientale del Monviso. Infine, il tracciato spiana e avvistiamo ormai vicino il Rifugio Quintino Sella e il sottostante Lago Grande di Viso. 

Dallo storico, grande rifugio (2.640 m), godiamo di una delle viste più celebri dell’arco alpino. Il Monviso è mastodontico, verticale: il Re di Pietra (3.840 m). Si respira aria di mito.


COSA SAPERE

Gli antichi romani credevano il Monviso fosse la vetta più alta delle Alpi (e quindi del mondo allora conosciuto), per la sua forma aguzza e per il fatto di essere visibile da ogni dove, più di ogni altra montagna.


Nell’agosto 1863, l’allora Ministro delle Finanze Quintino Sella scalò il Monviso insieme ad un parlamentare calabrese, il barone Giovanni Barracco, a simboleggiare l'avvenuta Unità d’Italia. La scalata sancì la nascita del Club Alpino Italiano, di cui Sella fu fondatore, il 23 ottobre 1863.

Personaggio eclettico, in primis scienziato con il forte amore per la mineralogia (i suoi disegni assonometrici dei cristalli si usano ancora oggi), Quintino Sella fu per ben tre volte ministro del Regno d’Italia. Trasmise la sua passione per l’alpinismo a figli e nipoti, tra i quali si distingue il nipote Vittorio Sella, eccezionale fotografo d’alta quota e autore di ascensioni importanti, tra cui la prima ascensione invernale al Cervino.

COSA VEDERE

Al Pian del Re troviamo una lapide che indica le Sorgenti del Po: i suoi 652 km ne fanno il fiume più lungo d’Italia e il quinto in Europa.

Il Po attraversa tutta la fertile Pianura Padana, di cui è in buona parte “artefice”: una significativa porzione dell’area che costituisce il bacino del fiume è stata infatti ‘costruita’ dal fiume stesso e dai suoi affluenti, che hanno trasportato terra e detriti dalle montagne, riempiendo così un antico golfo marino e formando l’attuale pianura.

Ancora oggi, il fiume continua a trasportare terra e continua a ampliare il suo delta, che avanza nel mare a una velocità di oltre 50 m all’anno.


Nel Parco del Monviso e in particolare nella torbiera che circonda le sorgenti del Po, è diffusa l’ormai rarissima Salamandra di Lanza, che qui conta una popolazione di circa 300 esemplari.


COSA MaNGIARE

Le frittelle di mele, chiamate binhëtta dë poum, sono un delizioso dolce tipico della Val Po.

DOVE DORMIRE

Rifugio Pian del Re, presso l’omonimo pianoro. Tel. 0175 94967

Rifugio Quintino Sella (posto tappa GTA), sulla sponda orientale del Lago Grande di Viso. Tel. 0175 94943

Bivacco Bertoglio, poco sopra il Lago Bertin, lungo il percorso della tappa successiva (a circa 2 ore dal Rifugio Quintino Sella); 9 letti, coperte. Sempre aperto.


COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Bobbio Pellice, partendo dalla città di Torino.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


“L’enorme parete del Monviso si tinge all’alba e scorgiamo scintillare le piccozze di qualche alpinista”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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