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Tappa

155

Rifugio Città di Sarzana > Passo di Pradarena

Lunghezza
18.6
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
1155
m
-
1158
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa lunga e molto intensa lungo la Grande Escursione Appenninica, quasi alpina per le due importanti salite e i panorami aperti.

Una delle tratte più suggestive dell’Appennino tosco-emiliano: il Passo di Pietratagliata ricorda a tratti le Highlands scozzesi, mentre l’aerea vetta del Monte La Nuda (1.839 m) viene preceduta dal bellissimo Vallone dell’Inferno.

Note particolari

La tappa è da affrontare interamente solo se ottimamente allenati. Altrimenti, è possibile spezzarla al Passo del Cerreto o al Bivacco Rosario.

Alcuni tratti della salita al Monte La Nuda sono ripidi e impegnativi. La successiva cresta sud-est del Monte La Nuda è talvolta leggermente esposta, prestare attenzione in caso di forte vento.

Unico punto d’acqua al Passo del Cerreto: portarne buona scorta.

Bellezza
periodo
Maggio - Ottobre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
paesaggistico
enogastronomico
RAGGIUNGIBILITà
paesaggistico
enogastronomico
PERCORSO

Costeggiamo il piccolo Lago di Monte Acuto e ci inoltriamo nel bosco sul sentiero della Grande Escursione Appenninica. Poco dopo, scendiamo (200 m D- circa) piuttosto ripidamente su tracciato coperto di foglie (prestare attenzione, è facile scivolare sulle rocce lisce nascoste dal fogliame) in direzione dei Ghiaccioni. Terminata la discesa, usciamo dal bosco e attraversiamo il piccolo pianoro glaciale; quindi attacchiamo la salita (350 m D+ circa) al Passo di Pietratagliata. La salita, su buon tracciato, è via via più decisa. Giungiamo al Passo di Pietratagliata (1.780 m), sospeso sulla cresta tra il Monte Alto (1.904 m) a sud e l’Alpe di Succiso (2.018 m) a nord. 

Ripartiamo in discesa (500 m D- circa). Dopo una prima parte più decisa ma facile, oltrepassiamo le sorgenti del Secchia, attraversiamo un pianoro e rientriamo nel bosco. Proseguiamo fino al Passo dell’Ospedalaccio, dove ritroviamo il sentiero 00 che seguiamo agilmente fino al Passo di Cerreto (1.261 m), che separa la provincia di Massa da quella di Reggio-Emilia (chi è stanco può qui spezzare la tappa). 

Percorriamo la strada verso sud est, quindi riprendiamo lo 00 (GEA) e cominciamo la seconda, impegnativa salita (600 m D+ circa) del giorno, che va sviluppandosi lungo il selvaggio Vallone dell’Inferno. La prima parte, nel bosco, è relativamente facile; superato il pittoresco Bivacco Rosario, usciamo dagli alberi e affrontiamo l'ultimo strappo verso una sella, da cui su cresta arriviamo veloci alla cima del Monte La Nuda (1.893 m), con una vecchia stazione radio abbandonata. A est, a meno di 1 km, spicca il Gendarme della Nuda, un pinnacolo roccioso che può essere scalato con una facile ferrata.

Ripartiamo sullo 00 rimanendo sempre (o quasi) sulla dorsale, molto aerea, in facile saliscendi, perdendo progressivamente quota (250 m D- circa). Rientrati nella faggeta, percorriamo gli ultimi chilometri su largo sentiero e arriviamo al Passo di Pradarena.


COSA SAPERE

Il Passo del Cerreto è stato simbolicamente nominato Porta dell'Europa e del Mediterraneo. Si tratta infatti di una vera e propria porta climatica, che idealmente separa territori con differenze climatiche che hanno dato origine a habitat diversi, già mediterranei sul versante sud e ancora continentali o alpini verso nord.

Anche l’uso del suolo è diverso e ciò ha creato panorami distinti: sul versante nord il paesaggio è dominato dai pascoli e dalle foraggere del parmigiano reggiano, sul versante sud i pascoli e campi cedono il posto, man mano che ci si avvicina al mare, alla vite e all'ulivo.


Quello che oggi è il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano (istituito nel 2001) è stato per secoli una grande regione di confine, nella quale le tradizioni e le culture dei due versanti si sono incontrate, in una frequentazione antica che nasce dalla comune radice e da una condivisione storica dei pascoli di crinale.

Tuttavia, le culture occidentale e orientale non si sono mai fuse del tutto, mantenendo piuttosto aspetti peculiari e un certo campanilismo di fondo (che oggi ha una vena per lo più folkloristica), a  dimostrazione di quanto la linea di crinale e i passi d'Appennino, come il Cerreto, siano confini reali e non semplici linee tracciate artificialmente su una cartina.


COSA VEDERE

Poco distante dal Passo del Cerreto (a circa 1 ora di cammino, sul versante toscano) si trova il Bioparco dei Frignoli, un sito dedicato allo studio e alla conservazione del patrimonio naturalistico e culturale dell’Appennino settentrionale e delle Alpi Apuane.

Il bioparco contiene un orto botanico, un arboreto, una grande vasca di pesci a cielo aperto, un piccolo percorso avventura per i più piccini e infine una bella foresteria, per chi volesse pernottare.

Per maggiori info, orari e biglietti, si veda il seguente LINK.

COSA MaNGIARE

La “porta climatica” del Passo del Cerreto fa sì che nella cucina del parco si incontrano inevitabilmente due culture culinarie: quella del Nord, che usa il burro e la panna; e quella del Sud, legata indissolubilmente all'olio di oliva.

A volte le due tradizioni si mescolano in modi diversi e le ricette si trasformano verso nord o verso sud, lungo queste antiche strade: spesso lo stesso nome di un piatto, come l’ottima Torta di Riso, arriva da un versante all'altro a denominare pietanze diverse.

DOVE DORMIRE

Albergo Passo del Cerreto, presso l’omonimo valico. Tel. 0585 949666


Bivacco Rosario, sotto il Monte La Nuda (versante ovest); solo 2 panche e stufa (ma tanti bei fumetti!). Sempre aperto.


Rifugio Carpe Diem, al Passo di Pradarena. Tel. 0522 160 7395

COME ARRIVARE

Punto di partenza NON raggiungibile in macchina.

La località raggiungibile in macchina più vicina è il Passo del Lagastrello.


Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Rigoso, partendo dalla città di Parma con cambio a Langhirano e poi Palazzo.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


“Un freddo sole autunnale si fa breccia tra le nuvole mentre affrontiamo l’ultimo strappo verso il Passo di Pietratagliata”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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