Tappa relativamente breve, facile e priva di grossi dislivelli, su itinerari tra i più frequentati delle Dolomiti.
Ci portiamo ai piedi delle Dolomiti di Sesto, sotto le meravigliosa Punta dei Tre Scarperi (3.152 m) e il poderoso pilastro della Cima Una (2.698 m).
Lasciamo il Rifugio Rinfreddo sulla strada che scende (250 m D- circa) verso Passo Monte Croce di Comelico. Superata la Malga Coltrondo, prendiamo il sentiero sulla destra che taglia nel bosco. Quindi ci immettiamo sulla strada carrozzabile e con qualche saliscendi, facendo attenzione a seguire le indicazioni (molto chiare), giungiamo al noto valico (1.636 m) da cui entriamo (temporaneamente) in Trentino-Alto Adige.
Prendiamo la strada asfaltata verso destra e dopo poche centinaia di metri troviamo la strada carrozzabile che sale (300 m D+ circa) verso località Prati di Croda Rossa. Il tratto è facilissimo e molto godibile, in tanti lo percorrono.
Infine passiamo su comodo sentiero e, dopo il Buco del Bracconiere, il panorama si apre sulla Punta dei Tre Scarperi (3.152 m) sorretta da imponenti balconate rocciose.
I Prati di Croda Rossa sono affollati di turisti; attraversiamo la piana e prendiamo il sentiero a scendere (450 D- circa) verso la Val Fiscalina.
Giunti alla strada, prendiamo verso sinistra addentrandoci nel vallone; superati alcuni alberghi, passiamo sulla carrozzabile nel bosco (non segnalata e pertanto poco trafficata) fino al letto del torrente semisecco, da cui ritorniamo su carrozzabile e proseguiamo verso sud fino al Rifugio Fondovalle, ai piedi della verticale Cima Una (2.698 m): lo scenario è da sogno e ci fa dimenticare il chiasso dei turisti.
Il rifugio Fondovalle si trova nella Val Fiscalina, al confine con la Val Pusteria e il Parco naturale delle Tre Cime. Sopra di lui troneggia l’incredibile parete nord della Cima Una.
Sulla porzione centrale della parete, accanto alle scure strisce vulcanoclastiche, spicca una sezione ben più chiara di roccia viva: è la cicatrice lasciata dalla frana che nell’ottobre 2007 si staccò dalla montagna, portando a valle oltre 60.000 metri cubi di materiale (l’equivalente di un palazzo). Per fortuna tutte le strutture della zona avevano chiuso pochi giorni prima e non vi furono vittime. Una densa nube di polvere calcarea invase la valle per giorni, le piante sembravano imbiancate di neve.
Piccola curiosità: ai piedi della vicina Croda Rossa è stata importata una famiglia di renne provenienti dalla Finlandia.
A Sesto è possibile visitare il museo dedicato al pittore altoatesino Rudolf Stolz, che morì proprio nel comune nel 1960. Nell’antica cappella rotonda all’ingresso del cimitero comunale spicca il suo affresco raffigurante la danza macabra, un soggetto molto popolare nel mondo medievale tedesco.
Per maggiori info su orari e biglietti, visitare il seguente LINK.
Una delle specialità della cucina ladina sono le turtres, frittelline di ricotta e (tradizionalmente) patate. Molte sono le varianti: quelle con gli spinaci, che un tempo si preparavano solo il sabato sera, oppure con i crauti.
Le tutres, di forma circolare, vengono fritte e spesso servite con una minestra d’orzo chiamata panicia.
Rifugio Fondovalle, in Val Fiscalina. Tel. 0474 710606
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Moso, partendo dalla cittadina di Brunico con cambio a Dobbiaco.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!