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Tappa

204

Bivacco Campitelli > Colli al Volturno

Lunghezza
28.6
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
684
m
-
1755
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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53715097
Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa molto lunga ma priva di particolari difficoltà e perlopiù in discesa.

Entriamo stabilmente in Molise. Le chicche della giornata sono la presenza dei cervi, il Lago di Castel San Vincenzo e la vista sulle Mainarde.

Note particolari

La tratta rappresenta una variante al Sentiero Italia (che da Rivisondoli piega verso sud-est, in direzione di Pescolanciano, per poi dirigersi a sud-ovest verso Isernia), preferita per la bellezza paesaggistica delle Mainarde.

La traccia sul terreno (specie nella prima parte della tappa) non è sempre chiara. La cartellonistica è assente e diversi bivi non sono segnalati: occorre tenere d'occhio la traccia GPS.

Presso la sella che conduce al Lago di Castel San Vincenzo il sentiero è franato e serve prudenza.

Nella seconda parte del percorso si cammina a lungo su asfalto.

Bellezza
periodo
Marzo - Novembre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
Paesaggistico
Culturale
RAGGIUNGIBILITà
Paesaggistico
Culturale
PERCORSO

Lasciamo il Rifugio Campitelli e ripercorriamo l'ultimo tratto della tappa precedente, rientrando nella piana della Val Fiorita, dove non è raro avvistare i cervi abbeverarsi alla pozza d'acqua. Il sentiero si inoltra nel bosco e andiamo perdendo progressivamente quota (500 m D- circa); tagliamo i tornanti della strada, quindi passiamo su comoda carrozzabile per diversi chilometri.

Giunti a un bivio, prendiamo il sentiero a sinistra che si inoltra in una stretta gola, costeggiando il Rio Colle Alto (a un certo punto il sentiero è franato); dopo la gola scendiamo appena (150 m D- circa) e passiamo su strada asfaltata, fino a giungere al bellissimo Lago di Castel San Vincenzo, che costeggiamo.

Rimaniamo sulla strada diretti verso sud, quindi prendiamo una carrozzabile sulla sinistra evitando di entrare a Castelnuovo al Volturno; rientrati su strada giungiamo a Scapoli e attraversato il paesino continuiamo fino al fondovalle, dove attraversiamo il Rio Acquoso e sempre su stradina risaliamo il versante opposto (150 m D+ circa) fino a giungere a un incrocio a T, dove pieghiamo a sinistra (poco dopo troviamo un fontana) e scendiamo tranquillamente (300 m D- circa) fino ad attraversare il fiume Volturno (che nasce nel vicino paese di Rocchetta a Volturno) e risalire appena fino a Colli al Volturno.


COSA SAPERE

Colli al Volturno sorge laddove un tempo si trovava un insediamento fortificato dei Sanniti, raso poi al suolo dai Romani.

La costruzione del nuovo borgo avvenne grazie alla presenza dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. La storica abbazia benedettina fu uno dei monasteri più importanti del Mezzogiorno, grazie anche alle numerose concessioni di Carlo Magno. Situata a Castel San Vincenzo, fu costruita in epoca longobarda e divenne, fin da subito, un centro molto importante; fu soprattutto dopo il saccheggio da parte dei Saraceni (IX secolo) che l'abbazia visse il periodo di maggior splendore: con i suoi 350 monaci divenne una piccola cittadina e fu il punto di riferimento per tutta l'Alta Valle del Volturno.

Le vicende del monastero di San Vincenzo sono pervenute a noi grazie al Chronicon Vulturnense, una cronaca redatta dal monaco Giovanni nel XII secolo, che racconta la storia del monastero dalla sua fondazione nel VII secolo. Fu scritta nel periodo dell'espansione normanna, in cui Federico II cercava di accentrare l'amministrazione del regno togliendo potere alle istituzione ecclesiastiche che gestivano un cospicuo patrimonio.

Il tragico terremoto del 1349 distrusse l'abbazia di San Vincenzo e lasciò spazio al controllo politico dell'Abbazia di Montecassino.


Le Mainarde sono una piccola catena montuosa che si sviluppa alla base del versante molisano della catena del Monte Meta, in maniera irta e improvvisa.

Anche se separate da una piccola vallata, la distinzione geologica non è precisa; si indica come Mainarde la parte molisana della catena montuosa. La vette rocciose e ricche di strapiombi (spettacolare quello creato dal rio Colle Alto) sono le più alte del Molise: il Monte Mare (2.124 m) e il Monte Metuccia (2.105 m) superano il Monte Miletto (.2050 m), il più alto del massiccio del Matese.

L’area delle Mainarde è caratterizzata dal clima mite (cospicua la presenza di uliveti) e dal fiume Volturno che separa la catena dal massiccio del Matese.


Il vicino borgo di Scapoli è rinomato per la tradizione dell'artigianato delle zampogne.

Ancora oggi sono molte le botteghe e i maestri artigiani che producono zampogne e ciaramelle, vendute in tutta Italia e conosciute all'estero. Retaggio di un mondo antico, la zampogna era lo strumento per eccellenza dei pastori appenninici e la sua voce scandiva gli eventi durante l'anno. Durante il periodo natalizio gli zampognari giravano di paese in paese, per allietare gli abitanti nei giorni di festa.

Dall'estate del 1975 a Scapoli si svolge la Mostra Mercato della Zampogna, evento che ha posto le basi per la sopravvivenza della tradizione millenaria. Oggi sono presenti ben due musei in cui questo antico strumento è il protagonista: la Mostra permanente della Zampogna e il Museo internazionale della zampogna "P. Vecchione".

Per maggiori dettagli su orari e biglietti, si veda il seguente LINK.

COSA VEDERE

Il Volturno è il fiume più grande del Sud Italia, con i suoi 175 km di lunghezza e una superficie del bacino di alimentazione di 6.342 kmq.

Il fiume, che sfocia nel Mar Tirreno, sgorga dalle Mainarde, nel territorio del Comune di Rocchetta a Volturno - dove è possibile visitare il cristallino bacino sorgivo.


Del complesso monastico dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno si possono ammirare, oltre alla nuova abbazia realizzata nel XII secolo, i resti del vecchio monastero.

In particolare, la Cripta di Epifanio, costruita tra l'824 e l'842, rappresenta uno dei più significativi esempi dell'arte longobarda. All'interno della cripta si può vedere lo stupendo ciclo di affreschi di carattere longobardo beneventano che riporta i dogmi di una cristianità antica.


Alla base delle Mainarde si trova il lago artificiale di Castel San Vincenzo, dove è possibile praticare la pesca (numerosa è la presenza di salmonidi) e vari sport d'acqua; inoltre, sulle sue sponde, dove corre una pista ciclabile, sono presenti un camping e un maneggio.


Il valico creato dal rio Colle Alto, poco sopra il comune di Pizzone, taglia perpendicolarmente la montagna creando una sezione triangolare dalla forma di un toblerone. Sulla parete nord del valico, a 930 metri d'altezza, è presente l'eremo di San Michele a Foce, un piccolo edificio incastonato nella montagna dedicato all'Arcangelo Michele.


Sul Monte Marrone è possibile vedere la capanna di Charles Moulin, pittore francese che, dopo aver vinto il Prix de Rome per la pittura nel 1896, si innamorò delle Mainarde. Arrivò qui dopo aver udito i racconti di due zampognari emigrati a Parigi; dal 1919 vi si trasferì definitivamente (a parte alcuni periodi vissuti in Francia e negli Stati Uniti) fino alla morte, avvenuta nel 1960.

Il pittore, alla ricerca di uno stile che descrivesse al meglio il carattere naturale della luce, dipinse a pastello i paesaggi e i volti della zona. Visse una vita da eremita, in un piccolo rifugio fatto di muri a secco e col tetto erboso. Per gli abitanti locali, quell'uomo dalla folta barba bianca (abile conoscitore di radici ed erbe spontanee, da cui ricavava ottimi decotti) fu un personaggio quasi mitologico e lo soprannominarono l'Orso delle Mainarde.

COSA MaNGIARE

Il raviolo scapolese è riconosciuto come uno dei piatti tradizionali molisani.

Si tratta di un raviolone ripieno di ogni ben di Dio: macinato di maiale, pancetta, ricotta di capra, pecorino, patate e biete. Non paghi, i cuochi locali lo condiscono tradizionalmente con un sugo di cosciotto di capra e pomodoro.

Ogni anno, la domenica di carnevale, a Scapoli si celebra la sagra dei ravioli.

DOVE DORMIRE

Masseria di Antonio & Teresina, a Colli al Volturno. Tel. 339 288 5527


A Colli al Volturno sono presenti diverse strutture ricettive.


COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Alfedena, partendo dalla città di Avezzano.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


“Il Lago di Castel San Vincenzo è una gemma scintillante incastonata tra le Mainarde”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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