Tappa abbastanza lunga, priva di difficoltà particolari ma con buon dislivello e una salita finale rilevante.
Molto bella la vista dal Monte Beigua (1.287 m), dove avvistiamo la Corsica e le Alpi Apuane.
La segnaletica non è sempre chiara e ben presente (diversi i bivi senza indicazioni); anche la traccia sul terreno può essere talvolta difficile da leggere; tenere d’occhio la traccia GPS.
Punti d’acqua presenti solo nei centri abitati di Le Meugge e Giovo Ligure.
Data la vicinanza alla costa ligure, il monte Beigua è spesso ostaggio di fitte nebbie e venti molto intensi.
Rientriamo nel bosco sull’Alta Via dei Monti Liguri; passiamo per i luoghi della Campagna d'Italia di Napoleone. Quindi, incontriamo una lapide che ricorda il volo più lungo mai compiuto con un pallone aerostatico, nel 1984, dal colonnello americano Joe Kittinger (che arrivò sin qui partendo dal Maine). Su comoda carrozzabile tra i castagni, perdiamo quota (100 m D- circa) fino a trovarci sulla strada statale, che percorriamo per un breve tratto, prima di riprendere il tracciato dell’AVML, una comoda carrozzabile che in saliscendi ci porta fino alle case di località Le Meugge.
Ripreso il sentiero (facendo attenzione a individuare la traccia corretta) torniamo nel bosco di faggi e castagni e, in consueto saliscendi, oltrepassiamo delle gigantesche pale eoliche. Camminiamo su larga carrozzabile, devastata dai cingoli dei mezzi da lavoro. Dopo una facile salita (100 m D+ circa) al Bric Sportiole (890 m) andiamo perdendo gradualmente quota (400 m D- circa) fino alla frazione di Giovo Ligure (i più stanchi possono approfittare del centro abitato per spezzare la tappa), che attraversiamo su strada.
Usciti dall’abitato, ritroviamo il largo sentiero dell’AVML e attacchiamo la salita (750 m D+ circa) al Monte Beigua, costante e su buon tracciato nel bosco. Intorno a quota 850 m, un tratto a mezzacosta ci permette di rifiatare, prima di riprendere a salire. Con un ultimo strappetto, guadagniamo la sommità del monte Bric Veciri (1.264 m), la prima delle vette del Beigua. La piana sommitale è suggestiva e molto panoramica; avvistiamo le cime delle Alpi Liguri e, lontane, quelle delle Alpi Pennine.
Da lì a poco, si giunge in cima al Monte Beigua (1.287 m), purtroppo rovinata dai diversi ripetitori televisivi. Poco distante, il piccolo Santuario della Regina Pacis.
In questo territorio si svolse la Battaglia di Montenotte, una delle prime condotte dal Generale Bonaparte nella Campagna d’Italia, nel 1796, contro le truppe delle monarchie dell’Antico Regime.
Napoleone, alla guida di truppe male equipaggiate ma fortemente motivate dalle promesse di “gloria e preda”, una volta giunti nelle ricche regioni della pianura Padana, riuscì a battere le truppe austro-piemontesi, dividendo lo schieramento nemico ai piedi delle Alpi Liguri e sconfiggendo separatamente i due eserciti: fu il primo esempio delle strategie innovative e sorprendenti che caratterizzarono il genio militare di Napoleone negli anni a seguire.
Il Parco del Beigua è un’area naturale protetta che, attraverso il suo eccezionale patrimonio geologico (affioramenti minerari, giacimenti fossiliferi, spettacolari forme rocciose…) racconta la storia geologica della Liguria. Il Parco nel 2015 è stato riconosciuto come sito Unesco e inserito nella lista Unesco Global Geoparks.
All’interno del Parco è possibile visitare il piccolo ma suggestivo canyon della Valle Gargassa; altrettanto interessanti sono le colonie coralline fossili (di grandi dimensioni) del Monte Prina, assai ben conservate.
Il pecorino del Beigua è prodotto nella zona di Stella e deriva dalla lavorazione di latte crudo, cui viene aggiunto il caglio liquido.
La stagionatura ideale è attorno ai sei mesi. Il colore della crosta è giallo paglierino; la pasta ha un colore giallo chiaro, è piacevolmente friabile. In questo formaggio si percepiscono notevoli varietà aromatiche tipiche dei pascoli del Beigua che gli conferiscono un sapore deciso, mai piccante, né aggressivo.
Albergo Ligure, a Campo Giovo. Tel. 019 705265 - 333 214 7454
Rifugio Beigua, sulla cima dell’omonimo monte. Tel. 019 931304
Rifugio Pratorotondo, nell’omonima località, a 2 km dal Rifugio Beigua, proseguendo sul percorso della tappa successiva. Tel. 010 913 3578
Punto di partenza della tappa raggiungibile in macchina (si arriva a meno di 10 minuti dalla Cascina Miera).
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Santuario, partendo dalla città di Savona.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
La località raggiungibile con il treno più vicina è Santuario, partendo dalla città di Savona.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!