Text Link

Tappa

143

Rifugio Beigua > Forte Geremia

Lunghezza
16.9
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
439
m
-
917
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

* Cosa vuol dire?Scarica la traccia GPX

Sempre sul percorso giusto!

Usa l’app Outdooractive per utilizzare le tracce gpx e vivere le tue avventure in sicurezza.

Desktop - iOS - Android

50388203
{"center_lon": 8.6360715, "zoom": 12.082094230173015, "center_lat": 44.455353}
Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa lunga ma facile, senza grossi dislivelli degni di nota, di grande panorami e spunti storici.

La tratta ci offre dei paesaggi meravigliosi e variegati, dai lontani ghiacciai delle Alpi al Mediterraneo: una tappa unica per il suo genere, delle più belle dell'intera Alta Via dei Monti Liguri.

Note particolari

Si attraversano zone popolate da vipere: prestare attenzione e, ogni tanto, picchiare il bastoncino sul suolo per avvertirle della propria presenza.

La segnaletica dell’AVML è tendenzialmente buona; solo, scompare misteriosamente in alcuni bivi determinanti; bene monitorare la traccia GPS.

Bellezza
periodo
Marzo - Novembre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
paesaggistico
RAGGIUNGIBILITà
paesaggistico
PERCORSO

Prendiamo la strada e, superato il Rifugio Pratorotondo, imbocchiamo il largo sentiero che aggirando da sud Cima Frattin diventa presto una vera e propria balconata sul mare: il paesaggio è una vera goduria. Lungo il percorso, incontriamo la Casa Miniera, un riparo spartano provvisto di tavolo e panche.

Entriamo quindi nella boscaglia, il sentiero si fa più stretto; in continuo saliscendi, alterniamo tratti boschivi e pratoni aerei. Oltrepassiamo il riparo Cima del Pozzo (dotato di panche, tavolo e stufetta) e da Passo Crocetta attacchiamo una dorsale molto panoramica che costeggia Rocca Vaccaria; poco dopo, con una breve e comoda discesa (100 m D- circa), giungiamo all'Albergo La Nuvola sul Mare.

Il sentiero prosegue in saliscendi nel bosco (prestare attenzione ai segnavia, per non perdersi) e andiamo a tagliare più volte la strada; infine, giunti al versante occidentale del Bric del Dente, prendiamo la salita breve ma decisa, con panorama sempre aperto: a sud-est si avvista Genova (col suo porto commerciale, il suo aeroporto). Anziché salire verso la cima, prendiamo il sentiero a mezzacosta; quindi scendiamo a un’ampia sella, prima di risalire un poco verso Monte Gallo, anche in questo caso senza raggiungerne la vetta.

Perdiamo nuovamente quota e, costeggiando la strada statale, ci dirigiamo verso Forte Geremia, un luogo unico per bellezza ed atmosfera, affacciato sul mare e sulle grandi Alpi. 


COSA SAPERE

Il vicino Passo del Turchino fu il luogo di una strage nazista: le SS fucilarono 59 civili italiani (molti dei quali giovanissimi) come rappresaglia per un attentato compiuto dai partigiani al Cinema Odeon di Genova, in cui erano periti 4 soldati tedeschi.

Il responsabile della strage fu l’ufficiale nazista Siegfried Engel, il “Boia di Genova”; pur condannato all’ergastolo in contumacia nel 1999, morì senza scontare un solo giorno in prigione a causa della mancata estradizione da parte del governo tedesco.

COSA VEDERE

Il Forte Geremia fu costruito nel 1855, ben mimetizzato da un terrapieno coperto di erba che si confonde con la cima del monte, da cui si gode di una splendida vista sulla vicina costa ligure.

Fu edificato con lo scopo di controllare il Passo del Turchino e le valli adiacenti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è stato abbandonato, ma alla fine del Novecento il Comune di Masone ha messo in atto un progetto di recupero.

Oggi è un rifugio, il primo in Italia ricavato da un fortino militare: una struttura molto accogliente grazie all’opera del gestore Stefano Podestà (archeologo e pilota di elicotteri).

Nota particolare: al suo interno si trova una cisterna interrata da 70.000 litri d’acqua… gelida!


COSA MaNGIARE

La revzora è una piccola focaccia, tipica di Campo Ligure in Valle Stura: il nome deriva da ravezö, che nel dialetto locale indica la crusca setacciata che in tempo di miseria sostituiva la farina bianca negli impasti.

Questa focaccina viene oggi preparata mescolando farina bianca e farina di mais con olio, acqua, sale e lievito: se ottiene un impasto denso e dorato, che viene poi cotto nel forno, in teglia. Dopo la cottura, le focaccine si presentano friabili e decisamente saporite, ottime se accompagnate da salumi, ad esempio la testa in cassetta (le frattaglie del maiale cotte a lungo in acqua salata e speziata), per un abbinamento particolarmente gustoso.

DOVE DORMIRE

Albergo La nuvola sul Mare, poco distante dal Passo del Faiallo. Tel. 348 882 9978

Rifugio Forte Geremia, sulla sommità del Bric Geremia. Tel. 346 323 5839

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Alpicella, partendo dalla città di Savona con cambio a Varazze.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


“Avvistiamo da lontano il grande forte, immerso in una luce misteriosa”

Lasciati ispirare

Va' Sentiero è anche un libro edito da Rizzoli!

Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.  

Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

ordina la tua copia!