Tappa di buona lunghezza, tutta in salita (e con dislivello positivo notevole), in ambiente selvaggio e molto suggestivo, popolato da numerosi animali selvatici (camosci, aquile, cervi).
Gli highlights della giornata sono il Lago Nero e la vista del Corno dei Tre Signori (3.360 m) dal Passo Gavia.
La tratta qui indicata è una variante al Sentiero Italia (che giunge a Passo Gavia direttamente dal Rifugio Bozzi, passando per la Bocchetta Corno dei Tre Signori), preferita per motivi panoramici.
C’è un piccolo tratto attrezzato tra il Bivacco Linge e il Lago Nero.
MTB: dal Rifugio Valmalza in poi il sentiero si fa ripido e difficile, solo per i più esperti.
Punti d’acqua al Rifugio Val Malza e al Bivacco Linge.
Prendiamo il sentiero che in salita costante (300 m D+ circa) porta alla frazione di Pezzo. Da lì prendiamo la carrozzabile in falsopiano verso la chiesetta di Santa Apollonia, quindi, rimanendo su ottimo tracciato, percorriamo interamente la suggestiva Valle delle Messi lungo il torrente Oglio Frigidolfo, salendo gradualmente tra i rododendri.
Giunti alla fine della valle, comincia la salita più intensa (900 m D+ circa), fino a Passo Gavia. Superiamo il Rifugio Valmalza (1.998 m) e, su sentiero, continuiamo a salire ripidamente fino al Bivacco Linge, posto ideale per riprendere fiato. E’ facile avvistare aquile, gipeti, cervi e stambecchi. Dal Bivacco pieghiamo a destra, sul sentiero dell'Alta Via Camuna; in questo tratto di saliscendi, talvolta leggermente esposto (vi è anche un breve pezzo attrezzato), è splendida la vista sull’Adamello (3.539 m).
Arriviamo al Lago Nero, lo costeggiamo per intero (se fa caldo, ci facciamo un tuffo) e riprendiamo a salire, tagliando la strada asfaltata, fino a raggiungere Passo Gavia (2.621 m). Intorno, spiccano prepotentemente il Monte Gavia (3.223 m) e il Corno dei Tre Signori (3.360 m).
Conosciuto già in epoca medievale, Passo Gavia faceva parte delle perigliose rotte commerciali alpine della Repubblica di Venezia.
Nel corso del Novecento è divenuto parte di una delle tappe più impegnative del Giro d’Italia, a volte addirittura eroica, per l’altezza (2.618 m) e le difficili condizioni meteo. Nel 2019, a causa della grande quantità di neve, il Giro non è transitato dal Passo: sarebbe stato il punto più alto raggiunto dai ciclisti (cioè quella comunemente chiamata la “Cima Coppi”).
Posto poco sotto il passo, il Lago Nero è un lago glaciale che deve il nome alla presenza sul suo fondale della torba, deposito composto dai resti di tronchi di pino cembro. Il ritrovamento dei resti di pino cembro è una testimonianza delle mutazioni climatiche sulle Alpi: dimostra che qui, dove oggi (per l’altitudine) non c’è un albero, un tempo (circa 9.000 anni fa) c’erano boschi rigogliosi.
La gaviolina è un mix di erbe piccanti, usato come insaporitore per molti piatti, messo a punto dal Rifugio Bonetta; alcune di queste erbe le abbiamo riconosciute: taneda, timo e bacche di ginepro.
Rifugio Valmalza, in località Valle delle Messi. Tel. 348 796 2766
Bivacco Linge, poco distante dal Lago Nero; molto confortevole, 20 letti, coperte, stufa e pentole. Sempre aperto.
Rifugio Bonetta, al Passo Gavia. Tel. 0364 91806
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla cittadina di Edolo.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile con il treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!