Tappa lunghetta sull’Alta Via dei Monti Liguri, con un dislivello medio, quasi tutta in saliscendi lungo lo spartiacque (eccezion fatta per la lunga, facile discesa finale).
La seconda parte, lungo la cresta del Monte Ramaceto, offre scorci spettacolari sul mare e sulle grandi Alpi.
La segnaletica non è sempre chiara e la traccia sul terreno non è sempre facilmente individuabile. Bene tenere d’occhio la traccia GPS.
Alcuni passaggi della seconda parte della tappa (tra Bocca di Freia e Fo’ de Driun) sono leggermenti esposti ed è bene essere prudenti in caso di vento e/o pioggia.
Punti acqua assenti.
Prendiamo il sentiero dell’Alta Via dei Monti Liguri, che va rapidamente perdendo quota (200 m D- circa) fino a sbucare sulla strada provinciale, che prendiamo verso destra. Subito dopo aver superato il torrente Aveto, riprendiamo il sentiero sulla sinistra e cominciamo una lunga salita nel bosco, presto lungo la dorsale. Il dislivello è apparentemente poco (200 m D+ circa), ma il continuo saliscendi è stancante e alcuni tratti si impennano ripidi; a volte è inoltre complicato scovare la traccia sul terreno.
Superiamo il Bric della Scavizzola (1.125 m), con un piccolo strappo raggiungiamo la spalla occidentale del Monte Pagliaro (1.180 m), da cui viriamo verso sud, mantenendoci lungo l’AVML. In continuo saliscendi, giungiamo al Monte Rondanara e svoltiamo, sempre lungo lo spartiacque, verso sud-est. Il bosco si apre, lasciandoci ammirare la Riviera di Levante e il promontorio di Portofino. Giungiamo quindi al Passo di Ventarola (i più stanchi possono decidere di spezzare la tappa al Rifugio Ventarola, prendendo il sentiero che dal passo scende in direzione nord, a 1 ora di cammino).
Riprendiamo in salita costante (250 m D+ circa) lungo la dorsale. All’altezza della Bocca di Feia, usciamo dal bosco e saliamo fino a raggiungere la cima ovest del Monte Ramaceto (1.318 m), che ci regala una bella vista, dalle Alpi Apuane fino al Gran Paradiso. Approfittiamo del riparo offerto da una piccola cappella per riprendere fiato.
Dalla vetta proseguiamo lungo la cresta ondulata (esposta a tratti sulla scoscesa parete sud-est, prestare attenzione in caso di vento e pioggia), affacciati sulla Conca di Cichero, alternando faggi secolari a scorci aerei, fino a a raggiungere la cima est del Monte Ramaceto (1.345 m). Quindi continuiamo alla sella prativa del Fo du Driun, per virare verso nord e scendere al Passo della Crocetta (927 m), da cui, dopo un tratto su carrozzabile, teniamo il sentiero dell’AVML che, a mezzacosta, conduce fino al Passo Forcella.
Presso il vicino Lago delle Lame, nel mese di luglio si tiene il Celtic Festival, evento che celebra il passato dei celti liguri.
Si tratta di una rievocazione storica con danze, giochi, musica celtica e menù con tanto di zuppa celtica e birra artigianale.
Nella valle del Torrente Penna si può ammirare il volto megalitico di Borzone, un’antica scultura rupestre - la più grande d'Europa, coi suoi 7 metri d'altezza.
Scoperto nel 1965, si riteneva inizialmente risalisse al Paleolitico (periodo compreso tra i 20.000 e i 12.000 anni fa), seppure il megalitismo sia un fenomeno tipico del Neolitico.
Tuttavia, studi recenti hanno evidenziato la sorprendente somiglianza della scultura al volto impresso sulla Sacra Sindone, fin nei particolari: questo farebbe sorprendentemente risalire la sua realizzazione all’Alto Medioevo, ad opera dei frati Benedettini della vicina Abbazia di sant’Andrea di Borzone.
Nel territorio di Borzonasca viene prodotto un caratteristico biscotto di pasta frolla, simile al canestrello, chiamato rotella (roëtta nel dialetto locale) per la sua forma dentellata e simile a una piccola ruota. La preparazione e il suo confezionamento si sono mantenute costanti nel tempo, fin dal 1870.
Rifugio Ventarola, a nord del Passo omonimo (a metà tappa), raggiungibile con sentiero in discesa in circa 1 ora di cammino. Tel. 0185 86788
Al Passo della Forcella non è presente alcuna struttura; si può tuttavia richiedere il servizio navetta gratuito delle vicine strutture.
Guest House Il Drago Bianco, in località Pianazze. Tel. 340 783 8675
Rifugio di Cabanne, in località omonima. Tel. 0185 86 829 - 348 882 0153
Albergo Paretin, in località Cabanne. Tel. 0185 86650
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Favale di Malvaro, partendo dalla città di Genova con cambio a Cicagna.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!