Questa tappa è stata documentata grazie al contributo di Martina Mannocchi.
Tappa lunga, con diversi piccoli dislivelli, ma scorrevole e priva di difficoltà.
La chicca del giorno è il bel Santuario di Nostra Signora della Vittoria, dedicato alla prodigiosa vittoria della Repubblica di Genova contro il ben più nutrito esercito franco-savoiardo.
La segnaletica è talvolta parziale, bene tener d’occhio la traccia GPS.
Sulle dorsali, data la vicinanza col mare, è facile incontrare forti raffiche di vento.
Unico punto d’acqua negli abitati di Vittoria e Canova Crocetta.
Percorriamo in (quasi) piano una larga strada sterrata; in alcuni bivi manca la segnaletica e bisogna prestare attenzione a non perdere l’Alta Via dei Monti Liguri. Muovendoci a lungo nella boscaglia, andiamo perdendo quota (300 m D- circa) e arriviamo lentamente al Passo dei Giovi (472 m), sotto cui passa l’autostrada A7.
Da lì, alternando una strada carrozzabile a tratti di strada asfaltata , guadagniamo appena quota fino al borgo di Vittoria, dove merita una visita il Santuario Nostra Signora della Vittoria. Quindi prendiamo il sentiero che sale deciso (100 m D+ circa) nel bosco, fino alla spalla sud-est del Monte Vittoria, per poi perdere un poco quota e percorrere l’aerea dorsale, con buona vista sulle colline circostanti, che va scendendo dolcemente fino all’abitato di Canova Crocetta, uno dei passi più bassi dell’Appennino ligure.
Da Canova si riparte in salita (300 m D+ circa), dapprima su strada, per poi attaccare il sentiero a tratti leggermente ripido, senza mai essere complicato. Al termine della salita, ci aspetta un lungo tratto in cresta, spesso panoramico; appena a nord del Monte Sella, oltrepassiamo l’omonima cappella, che celebra le gesta della brigata partigiana "Balilla". Proseguiamo lungo la dorsale e andiamo scendendo (150 m), su buon sentiero; infine, con un tratto di discesa più marcata, arriviamo all’abitato di Colle di Creto (605 m).
Sul Monte Sella dal 1943 al 1945 operò la “Brigata Balilla”, la prima formazione partigiana di montagna a entrare a Genova durante l’insurrezione del 23 - 25 aprile del ‘45.
Il termine “balilla”, usato durante il ventennio fascista per indicare i ragazzi dagli 8 ai 14 anni, rigidamente inquadrati nelle formazioni giovanili, è la parola usata a Genova per indicare i bambini, un nomignolo affettuoso che deriva da “palla” - come a dire “Pallina”.
Durante la Rivolta di Genova contro gli Austriaci nel 1746, un giovanotto di nome Giambattista Perasso, soprannominato appunto Balilla, lanciò una pietra contro gli occupanti scatenando così la ribellione popolare.
Il fascismo prese perciò il nome per indicare il giovane patriota (8-14 anni); curiosamente, si chiamava Balilla (Grillotti) anche il comandante di una brigata di partigiani, catturato e fucilato dai fascisti, motivo per cui i partigiani diedero il suo nome alla brigata ligure.
Sul Passo del Pertuso, in una posizione dominante sulla Val Polcevera, sorge il Santuario di Nostra Signora della Vittoria, eretto per ringraziare la Vergine dopo la vittoria contro il Duca di Savoia Carlo Emanuele I che, a capo di un esercito franco-savoiardo forte di 8.000 uomini, nel 1625 cercò di occupare Genova.
Nei pressi del luogo dove oggi sorge il Santuario, un manipolo di soldati della Repubblica di Genova, affiancati da volontari della Val Polcevera (guidati da un sacerdote locale) e da un gruppo di banditi (arruolati con la promessa di essere graziati in caso di vittoria) fermarono l’esercito del Duca e salvarono così la Repubblica di Genova.
Uno dei must di chi attraversa il territorio genovese è la tipica farinata, dal gusto semplice e irresistibile, realizzata con la farina di ceci impastata con acqua e olio e cotta al forno.
Se la si degusta a tavola, la si può accompagnare alle verdure o al formaggio.
Locanda dei Cacciatori, a Creto. Tel. 010 9689236
B&B Kokopelli, a Creto. Tel. 339 565 9828
Agriturismo De Arca, a Creto. Tel. 010 968 9290
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus e il treno più vicina è il Isoverde, partendo dalla città di Genova con il treno fino a Pontedecimo, dove si prende il bus.
Qui il LINK del bus per controllare gli orari.
Qui il LINK del treno per controllare gli orari.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!